DUBLINO (Irlanda) – Una speciale marcia della libertà per commemorare i 408 giornalisti che, da un angolo all’altro del mondo, sono morti mentre facevano il loro mestiere, si è svolta ieri sera a Dublino. Circa 300 giornalisti arrivati da tutto il mondo per partecipare al 28° Congresso mondiale della Stampa, organizzato dall’Ifj, hanno preso parte alla manifestazione “Stand up for journalism freedom walk” dal “Dubh Linn Garden” alla “Dublin City Hall”. I delegati dell’assise mondiale della Stampa, con in testa il presidente dell’Ifj, Jim Boumelha, avevano in mano, durante la marcia, 408 garofani rossi, uno per ogni giornalista che ha perso la vita negli ultimi tre anni.
Commentando la commemorazione, il segretario generale dell’Ifj, Beth Costa, ha detto: “Questa marcia della libertà dimostra la nostra solidarietà nei confronti di quanti sono morti perché giornalisti”.
“Nel salutare gli uomini e le donne morti per fare il proprio mestiere – ha proseguito Beth Costa – intendiamo mostrare il nostro impegno per il giornalismo e mandare un chiaro segnale: la Ifj è vigile nella difesa dei giornalisti e del giornalismo”.
L’evento è iniziato con la deposizione di una corona d’alloro al monumento di Veronica Guerin, al “Dubh Linn Garden”. Veronica Guerin era una reporter irlandese che fu assassinata il 26 giugno 1996 dai trafficanti di droga per gli articoli scritti per il quotidiano irlandese “The Irish Independent”, nei quali denunciava la loro attività criminale.
Seamus Dooley, segretario generale del sindacato dei giornalisti irlandesi (Nuj), ha sottolineato come “questa marcia della libertà intende non solo commemorare quegli uomini e quelle donne che sono morti mentre esercitavano la loro professione, ma vuole anche sottolineare il nostro impegno a favore della diversità e del pluralismo nel giornalismo di tutto il mondo”.
Anche la delegazione italiana al Congresso Ifj ha partecipato alla marcia della libertà con il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, i vicesegretari Carlo Parisi e Luigi Ronsisvalle, e il direttore Giancarlo Tartaglia.
“Manifestazioni come questa di Dublino – ha dichiarato Franco Siddi – servono a tenere alta l’attenzione dei media e delle istituzioni sulle azioni criminali ai danni dei giornalisti, costretti a pagare, addirittura con la vita, il proprio impegno professionale. Un prezzo inaccettabile per quanti lavorano quotidianamente, nel mondo, per garantire il diritto all’informazione e la libertà di stampa”.