La storica emittente televisiva annuncia la chiusura all’improvviso. Mencarini (Sigim): “Scelta singolare: l’azienda non ha debiti”

Marche: chiude Tvrs, ma i sindacati vogliono vederci chiaro

Il segretario del Sigim Roberto Mencarini

RECANATI (Macerata) – Le lavoratrici, i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali esprimono tutto il proprio disappunto e la propria preoccupazione per la decisione aziendale di voler cessare le attività di produzione in capo ai canali Tvrs (11) e Tvrs Marche (111), dichiarando in esubero tutto il personale attualmente dipendente: questo significa che, a breve, 21 (ventuno) persone e rispettive famiglie si troveranno senza lavoro e le Marche private di uno storico servizio di informazione e intrattenimento locale, attivo ininterrottamente da 35 anni.
Ciò è tanto più incomprensibile e odioso se si guarda ai bilanci di tutti questi anni e alla quantità di aiuti che sono stati erogati a vario titolo dalle istituzioni pubbliche.
La Rappresentanza sindacale aziendale, insieme alle sigle sindacali presenti in azienda (Slc-Cgil, UilCom e Sigim, il Sindacato dei giornalisti marchigiani) hanno già chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, e hanno indetto un’assemblea sindacale con tutte le lavoratrici e i lavoratori di Beta Spa-Tvrs.
Le organizzazioni sindacali convocheranno poi una conferenza stampa urgente per illustrare tutti i termini della vicenda. (Sigim)

MENCARINI (SIGIM): “L’AZIENDA NON HA DEBITI, NE’ BILANCI IN ROSSO”

ANCONA – Il segretario del Sigim, il Sindacato giornalisti marchigiani, Roberto Mencarini, non si spiega “cosa possa aver spinto un’azienda che non ha avuto mai un bilancio in rosso ad abbassare, improvvisamente, le serrande e licenziare tutti i 21 dipendenti, di cui 16 operatori tecnici messi subito in mobilità, e cinque giornalisti che andranno subito in disoccupazione, a prendere una simile decisione”.
“La cosa singolare – incalza Mencarini – è che questa azienda non ha debiti e non ha usufruito nell’ultimo anno della cassa integrazione e che prima l’ha utilizzata in percentuale molto inferiore a quanto avrebbe potuto”.

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