Omaggio alla veterana del giornalismo americano, ma a 83 anni ci si dovrebbe dedicare ad altro

Barbara Walters va in pensione. Era ora

Barbara Walters

NEW YORK (Usa) – La veterana del giornalismo televisivo americano, Barbara Walters, l’anno prossimo dovrebbe andare in pensione. Il condizionale è d’obbligo, anche se pare che quello del maggio 2014 sia davvero il traguardo scelto dalla co-anchor dello show “The View” per dire addio ad una carriera formidabile.
Onore al merito, ma, forse, alla rispettabile età di 83 anni – e con una carriera, ripetiamolo, formidabile alle spalle – non sarebbe più opportuno spendere le proprie energie per insegnare il mestiere agli altri, magari ai più giovani, lasciando a loro onori e oneri del giornalismo attivo?
Nata a Boston da genitori ebrei di origini russe, il 25 settembre 1929, Barbara Jill Walters ha cominciato a collaborare con l’emittente televisiva Nbc nel 1961 come assistente per il programma Today. Il passo da valletta a reporter è stato breve: fu scelta, nel 1976, quale moderatrice del dibattito fra Jimmy Carter e Gerald Ford per le elezioni alla Casa Bianca.
A renderla famosa in tutto il mondo sono state, soprattutto, le interviste ai grandi del XX secolo, da Fidel Castro a Indira Gandhi, dal capo di stato egiziano Anwar al-Sadat allo scià di Persia, Mohammad Reza Pahlavi, dal presidente cinese Jiang Zemin al primo ministro britannico Margaret Thatcher. E, ancora, le interviste al leader libico Muammar Gheddafi, a re Husayn di Giordania, Abd Allah d’Arabia, al presidente venezuelano Hugo Chávez, a quello russo, Vladimir Putin. Tra i personaggi della cronaca e dello spettacolo interpellati dal suo microfono, basti ricordare Laurence Olivier, Michael Jackson, Katharine Hepburn, Sophia Loren, Anna Wintour.
Suo, infine, il record per l’intervista più seguita di sempre, il 3 marzo 1999 con Monica Lewinsky, che riuscì ad inchiodare davanti alla tv ben 74 milioni di spettatori.

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