Assolti dall’accusa di diffamazione le testate, gli ex direttori Boffo e Giordano, i redattori Lambruschi e Giurovich

Eluana: scagionati Avvenire e Il Giornale

Eluana Englaro

MILANO – Le testate Avvenire, Il Giornale, i rispettivi ex direttori (Dino Boffo e Mario Giordano) e redattori Paolo Lambruschi e Irene Giurovich, il neurologo Gian Luigi Gigli sono stati assolti dal giudice di Udine Maria Antonietta Chiriaco nel procedimento civile avviato dal medico Amato De Monte (studio legale Campeis) per chiedere un risarcimento danni pari a 2 milioni di euro per la presunta diffamazione a mezzo stampa nella vicenda Eluana Englaro (la ragazza morta nel 2009 dopo 17 anni trascorsi in uno stato vegetativo che ha suscitato polemiche tali da far finire in tribunale il suo caso e il diritto o meno ad un testamento biologico, ndr).
De Monte è stato condannato dal giudice a pagare le spese alle società editrici di Avvenire e del Giornale, oltre a Boffo, Lambruschi e Giurovich.
“Si tratta di una sentenza – afferma Gian Luigi Gigli – che ha ripristinato la verità dei fatti e soprattutto ha ricostituito quel terreno democratico nel quale i principi costituzionali della libertà di opinione ed espressione sono doverosamente tutelati e messi in sicurezza dai rischi del pensiero-unico”.
Irene Giurovich sottolinea invece “l’importanza di questa sentenza anche per  la libertà di stampa, per il legittimo esercizio di critica, per evitare qualsiasi bavaglio all’autonoma capacità critica dei giornalisti, nell’interesse di fornire ai cittadini la più ampia informazione possibile senza censure”. (Agi)

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