L’appello del segretario della Fnsi a Cdr e redazioni dopo “l’inaudita pressione da parte di alcune aziende”

Siddi: “Prepensionamenti esauriti, massima cautela”

Franco Siddi

ROMA – Cari colleghi, da più parti ci viene segnalata, specie in questi ultimi giorni, l’inaudita pressione effettuata da parte di alcune aziende sui Cdr e sulle redazioni per ottenere la firma di verbali di intesa che, definendo uno stato di crisi, concordino su esuberi da gestire con casse integrazioni e prepensionamenti.
Ho il dovere di avvertirvi che ad oggi (e non è possibile stabilire fino a quando) i fondi disponibili per i prepensionamenti possono coprire solamente 17 unità, definite peraltro da intese sindacali già raggiunte.
Pertanto, qualsiasi accordo frattanto intervenuto rischia di costringere numerosi colleghi o, nella peggiore delle ipotesi, intere redazioni, alla cassa integrazione, con concreti rischi di interruzione dei rapporti di lavoro alla fine del periodo di validità del piano di crisi e di copertura di questo ammortizzatore sociale.
Non vi sfuggirà quindi la delicatezza della situazione, rispetto alla quale abbiamo già lanciato un allarme nei giorni scorsi chiedendovi di tenere uno stretto contatto con le Associazioni Regionali di Stampa e con la Fnsi.
Questa linea di comportamento è nota anche alla Fieg, con la quale si cercherà, non appena ci saranno interlocutori istituzionali nei pieni poteri, di ricercare soluzioni per un nuovo welfare del lavoro nell’editoria in grado di offrire strumenti di garanzia per la gestione delle crisi.
La gravità della crisi che si è abbattuta sull’intero settore dell’editoria, infatti, è senza precedenti. Riteniamo dunque che in questo momento sia indispensabile procedere con la massima accortezza, frenando qualsiasi ipotesi di ricorso ai prepensionamenti, fatta salva la presa d’atto delle situazioni già definite con accordi sindacali, che saranno trattate nelle prossime settimane in ordine cronologico.

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