Consultabile on line il catalogo della stampa veneziana (1866-1969), frutto di un lavoro decennale realizzato dall’Iveser

“Un secolo di carta” a Venezia, schedate 1820 testate

Alcune dei giornali “schedati” nel catalogo “Un secolo di carta”

VENEZIA – “Un secolo di carta. Catalogo analitico online della stampa periodica veneziana (1866-1969)”, è stato presentato al municipio di Venezia, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia, Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto, Mario Isnenghi, presidente dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea – Iveser, Marco Borghi ideatore del progetto e curatore del catalogo.

Esito di un decennale e impegnativo progetto di ricerca – promosso e realizzato dall’Iveser – il repertorio analitico si è proposto l’ambizioso obiettivo di individuare e catalogare tutta la stampa periodica (quotidiani, riviste, notiziari, bollettini, annuari, strenne ed almanacchi, numeri unici) pubblicata a Venezia dal 1866 al 1969. Ne è uscito un imponente e innovativo catalogo con le schede di 1.820 esemplari pazientemente e rigorosamente spogliati e descritti da un gruppo di lavoro composto da 18 studiosi e ricercatori. La navigazione online, sulla base di diverse modalità di ricerca e di connessioni, permette un affascinante “itinerario” tra le pieghe di migliaia di pagine di una fonte poco valorizzata, e spesso sconosciuta: un nuovo e originale “osservatorio” destinato a contribuire per una complessiva “rilettura” della storia di Venezia in età contemporanea, e dei suoi protagonisti (grandi e piccoli).
Il presidente Amadori ha ricordato che l’Ordine del Veneto ha patrocinato e sostenuto finanziariamente l’iniziativa, anche per il ruolo centrale della stampa veneziana nello scenario regionale: grandissima parte dei periodici schedati ha lo sguardo rivolto alla realtà veneta – spesso dichiarandolo fin dal titolo – o è espressione di categorie e di associazioni, di enti pubblici e di amministrazioni private che in Venezia avevano, e a volte tuttora hanno, la sede centrale di realtà diffuse nell’intera regione e le cui pubblicazioni, quindi, avevano valenza veneta.
Amadori ha poi annotato che, assieme agli storici e ai ricercatori, i giornalisti sono i primi destinatari di “Un secolo di carta”, in quanto è importante esplorare le radici sulle quali si fonda il giornalismo veneto di oggi e i percorsi sui quali, dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Sessanta, i giornalisti di Venezia – e con essi, quelli del Veneto – hanno raccontato e interpretato cento anni tra i più drammatici e vivaci della nostra storia e della nostra società. Dalle schede di “Un secolo di carta” e dalle pagine dei periodici schedati, rintracciabili nelle biblioteche, scaturisce quindi, per i giornalisti veneti, non soltanto una straordinaria occasione culturale, ma anche un prezioso sussidio professionale.
Il sito del catalogo, liberamente accessibile, è www.unsecolodicartavenezia.it.

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