Prima le scuse, poi il provvedimento dell’azienda dopo il servizio di Giampiero Amandola sul Tgr Piemonte per Juventus-Napoli

I napoletani “li distingui dalla puzza”. Sospeso cronista Rai

ROMA – E’ stato sospeso il giornalista Giampiero Amandola, autore del servizio andato in onda sul Tgr Piemonte nel giorno di Juventus-Napoli con insulti razzisti nei confronti dei napoletani. Indignazione e incredulità si erano diffuse in rete per tutta la domenica, prima delle scuse da parte della Rai, che oggi ha preso il provvedimento.
Il servizio è stato realizzato sabato pomeriggio fuori dallo Juventus Stadium prima della partita di campionato tra bianconeri e azzurri ed è andato in onda nell’edizione della sera del telegiornale regionale del Piemonte.
Una sequela di riferimenti razzisti, da parte dei tifosi della Juve, che l’autore del servizio, Giampiero Amandola, non ha stigmatizzato, arrivando addirittura a dire, a proposito dei partenopei, “si distinguono elegantemente dalla puzza”.
“I napoletani sono ovunque, un po’ come i cinesi”. “E voi li distinguete dalla puzza, con grande signorilità”. Un’uscita che, nella migliore delle ipotesi, è un disastroso tentativo di ironizzare sul linguaggio da stadio, ma che è
un insulto a tutti gli effetti ai tifosi partenopei, e non solo a loro.
“Bene ha fatto la Rai a sospendere Giampiero Amandola, giornalista del Tgr Piemonte, autore di un incredibile servizio dallo smaccato intento razzista sulla partita Juve-Napoli”, ha dichiarato, in una nota, Mario Landolfi (Pdl), componente della commissione di Vigilanza sulla Rai.
“Il razzismo, la volgarità e la totale assenza di professionalità di Amandola va sanzionata in un solo modo: con il licenziamento” ha, invece, affermato il coordinatore nazionale di Generazione Futuro, Gianmario Mariniello.
“La Rai – ha aggiunto – dia un segnale chiaro e faccia a meno di chi, a spese anche dei contribuenti napoletani, non sa fare il proprio lavoro. Al suo posto prenda un giovane e bravo giornalista napoletano, magari precario: sarebbe un bel segnale”.
“Nel 1970, durante i Mondiali del Messico, la Rai esonerò immediatamente lo storico telecronista della Nazionale Nicolò Carosio per un’espressione razzista nei confronti di un guardalinee etiope che aveva annullato un goal di Gigi Riva”, ha poi spiegato il capogruppo dell’Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao, che ha aggiunto: “Bene ha fatto, dunque, l’azienda ad avere altrettanta determinazione nel sospendere immediatamente il giornalista della TgR del Piemonte, anche perché espressioni inaccettabili come quelle pronunciate nei confronti dei napoletani si rifanno a luoghi comuni vergognosi che proprio il servizio pubblico deve essere in prima linea nel combattere e che creano un grave danno di immagine all’azienda”. (TmNews)

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