
Carlo Parisi
ROMA – “Il problema è generale e non va analizzato solo sotto il profilo delle minacce”. Lo ha detto il segretario del sindacato dei giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale della Fnsi, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia che lo ha sentito oggi.
La seduta è stata, poi, aggiornata a giovedì della prossima settimana quando saranno sentiti anche altri giornalisti calabresi vittime di minacce. A chiedere che i giornalisti fossero sentiti dalla Commissione, era stato lo stesso Parisi nel luglio scorso. Richiesta, poi, reiterata nei giorni scorsi.
“Il problema – ha detto Parisi – va analizzato anche sotto il contesto culturale ed economico. E non riguarda soltanto i giornalisti, ma gli stessi giornali. In Calabria, purtroppo, c’è mancanza di tutele dal punto di vista editoriale. La libertà di informare deve, infatti, partire da condizioni che non ti rendano schiavo, in uno stato di bisogno. Il problema, dunque, va aldilà delle singole minacce, ed è radicato in un territorio dove, oltre al condizionamento e alle intimidazioni, si assiste ad un dilagante condizionamento legato ad un reale stato di bisogno che rende tanti, troppi giornalisti deboli e facilmente ricattabili”.
“Per quanto riguarda, nello specifico, la questione delle minacce – ha aggiunto Parisi – bisogna andare a fondo dei singoli episodi, che vanno esaminati caso per caso senza pericolosi calderoni. Il problema, inoltre, è comune anche a tanti cittadini che, al pari dei giornalisti, subiscono minacce ed intimidazioni. Tutti gli episodi vanno esaminati caso per caso e lo Stato, come ha dimostrato smascherando i responsabili di alcune minacce e assicurandoli alla giustizia, quando vuole dimostra di esserci. Tutti temi che la Commissione ha dimostrato di voler approfondire, a partire dall’audizione di giovedì prossimo, alla ricerca di serie proposte”. (Ansa)