Per la legge basterebbe poco: rettifica documentata a ristoro di eventuali danni e Giurì per la lealtà dell’informazione

Diffamazione, manca il coraggio della libertà

Franco Siddi, segretario generale della Fnsi

ROMA – La revoca della deliberante alla Commissione Giustizia conferma la confusione politica e la scarsa propensione a fare riforme coerenti e chiare che, in materia di principi e diritti civili, dovrebbero mettere d’accordo tutti in poco tempo. La decisione di passare alla sede referente non sarebbe un grande problema se davvero ci fosse la volontà di fare una legge liberale a garanzia della libertà di stampa e dei diritti dei cittadini ad una informazione leale.
Purtroppo prevalgono sempre, più delle valutazioni di merito, gli effetti su casi specifici che, se da un lato alimentano la spinta ad una riforma, dall’altro generano nuovi dubbi legati anche alle esperienze di ciascuno nei rapporti con la stampa, con la giustizia o con l’avvocatura.
Il dubbio, emerso nel corso dell’audizione in Commissione Giustizia che diverse valutazioni sul merito del caso Sallusti rafforzassero trasversali convincimenti ad una legislazione “dissuasiva” verso l’informazione, con giornalista da punire non con il carcere ma con tante e tali sanzioni supplementari da indurli a fermarsi di fronte a casi scottanti, purtroppo non è diradato. L’abbiamo già detto: piuttosto che introdurre rimedi peggiori del male, meglio fermarsi lì.
Se davvero il Parlamento, invece, tiene a cuore i principi dell’autonomia e della libertà di informazione e il diritto dei cittadini a non esserne vittime ingiuste di errori o orrori di stampa, ci vuole poco, anche in sede referente per deliberare: rettifica documentata a ristoro di eventuali danni, è motivo perciò di improcedibilità, e Giurì per la lealtà dell’informazione. Il coraggio della libertà va di pari passo con l’esaltazione del principio della responsabilità e dell’etica dell’informazione.
Le parole del Capo dello Stato e del Ministro della Giustizia Severino illuminano il percorso possibile. Per una legislazione in linea con quelle europee più avanzate e con la giurisprudenza della Corte di Giustizia di Strasburgo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *