ANCONA – E’ morto nella notte ad Ancona, all’età di 91 anni, il giornalista Alceo Moretti, fondatore e primo presidente onorario della Ferpi, la Federazione relazioni pubbliche italiana.
Molto conosciuto nelle Marche (era nato a Pesaro, nel 1921, ma è ad Ancona che ha creato il suo “impero”, che continuerà a lavorare nel suo solco e con il suo nome) aveva fondato nel capoluogo marchigiano il Gruppo Moretti, un centro di consulenza per le relazioni pubbliche e le iniziative editoriali (tv, carta stampata e libri), a cui si deve, tuttora, l’edizione del periodico regionale di politica, economia cultura e società, “Marche Domani”.
Una lunga carriera, quella di Moretti, non solo in Italia, ma anche all’estero: tra le sue tante collaborazioni, quella con il “Corriere della Sera”, di cui curò per anni l’immagine, in qualità di esperto di comunicazione, e “La Gazzetta dello Sport”.
Un personaggio con la “p” maiuscola, Alceo Moretti, che seppe cavalcare tanti successi negli anni in cui l’Italia era tutt’altro che un Paese bloccato dalla recessione: nel 1973 Moretti era a Milano, dove fondò Telemilano, per poi venderla due anni dopo a Silvio Berlusconi.
E poi le grandi imprese oltreoceano di cui fu indiscusso protagonista: Alceo Moretti firmò la campagna di comunicazione per due presidenti destinati a fare la storia dell’America e non solo, Richard Nixon e John Kennedy.
Per i suoi conterranei, però, rimarrà sempre vivo il ricordo della trasmissione che lo ha fatto entrare, per 30 anni, nelle loro case e di cui lui era l’anima (l’aveva ideata, la produceva e ne era il conduttore) e che portava, non a caso, il suo nome: “Gli incontri di Alceo Moretti”, il salotto televisivo, in onda su Tv Centro Marche, in cui si sono dati appuntamento, incalzati dal fare sornione e arguto del giornalista vecchio stile, tutti i principali esponenti del mondo della cultura, della politica, dell’economia e dello sport marchigiano e non solo.