Una lettera del sindaco Nando Mismetti sulla procedura di mobilità esterna che pubblichiamo e commentiamo

Addetto Stampa: le contraddizioni del sindaco di Foligno

Il sindaco Nando Mismetti

ROMA – Il 26 agosto scorso, nell’articolo “Il Comune di Foligno cerca giornalista laureato ma non troppo”, Giornalisti Calabria si è occupato della procedura di mobilità esterna, avviata dall’amministrazione comunale dell’ente umbro, per il profilo professionale di 1 “Addetto Stampa”, con prestazione lavorativa a tempo parziale al 75%, di categoria giuridica D1.
“Si pretende il titolo, ma si attribuisce il punteggio di 20/30 al colloquio”, abbiamo commentato rilevando la contraddizione di una procedura che, oltre a prevedere tempi ristrettissimi per la presentazione della domanda (scade domani, venerdì 7 settembre), richiede la laurea non prevista dalla legge 150/2000.
Abbiamo osservato che la singolarità dell’avviso sta nel fatto che il Comune di Foligno pretende i “titoli” ma non riconosce ad essi il giusto merito.
Abbiamo, infine, osservato che il Comune di Foligno prevede il colloquio, ma non la prova scritta, riferendo che il trasferimento avverrà mediante “cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti ad altre pubbliche amministrazioni”.
Ebbene, riceviamo dal collega Romano Carloni, direttore responsabile dell’agenzia di stampa del Comune di Foligno,  “Foligno Notizie”, una nota del sindaco Nando Mismetti.
“In questi giorni – è scritto nella nota – si sta creando un po’ di confusione su avvisi di mobilità esterna e concorsi con notizie che non hanno fondamento”.
A sostegno della sua tesi, il sindaco di Foligno tiene a precisare che il Comune ha pubblicato gli avvisi di mobilità esterna per ricoprire 11 posti a tempo indeterminato, per vari profili professionali. La legge – ricorda Mismetti – obbliga il Comune a pubblicare gli avvisi di mobilità esterna una volta chiusa questa fase, se non ci sarà la copertura di questi posti con personale proveniente da altre amministrazioni, verranno banditi i concorsi. Non ci sarebbe stato neanche il bisogno di queste precisazioni – afferma Mismetti – ma è sempre meglio fare chiarezza”.
Fin qui nulla da eccepire. Il sindaco di Foligno ribadisce obblighi elementari previsti dalla legge. Poi, però, si spinge in alcune considerazioni che vanno lette e commentate: Per quanto riguarda i rilievi del sindacato dei giornalisti della Calabria sull’avviso di mobilità esterna per la copertura di un posto di addetto stampa, la presa di posizione mi pare singolare anche perché mostra, tra l’altro, una mancata conoscenza delle leggi che disciplinano l’avviso di mobilità esterna. La laurea è obbligatoria perché si tratta di un posto di categoria D. Inoltre la prova scritta non è prevista perché verrebbe assunto un addetto stampa, già in servizio a tempo indeterminato in un’altra amministrazione”.
Procediamo per ordine. Innanzitutto, i rilievi non sono stati assolutamente mossi dal Sindacato Giornalisti della Calabria che, oltre a non averne competenza territoriale, ha il massimo rispetto per le associazioni regionali di stampa, nella fattispecie quella Umbra guidata impeccabilmente dalla presidente Marta Cicci e dai vicepresidenti Leonardo Caponi e Andrea Baffoni.
I rilievi sono stati, invece, mossi dalla redazione di “Giornalisti Calabria”, edito sì dal Sindacato Giornalisti della Calabria, ma, come a tutti noto, quotidiano d’informazione per il mondo dell’informazione e non mero bollettino ufficiale.
L’accusa secondo cui la nostra posizione sarebbe “singolare anche perché mostra, tra l’altro, una mancata conoscenza delle leggi”, Mismetti la poggia sull’assunto che “La laurea è obbligatoria perché si tratta di un posto di categoria D”, aggiungendo che “la prova scritta non è prevista perché verrebbe assunto un addetto stampa, già in servizio a tempo indeterminato in un’altra amministrazione”.
Ebbene al sindaco di Foligno sarà evidentemente sfuggito che
l’art. 33 comma I del CCNL Enti Locali sancisce, addirittura, che “le iscrizioni ad Ordini professionali danno diritto all’inquadramento in fascia D”. Nello specifico, poi, è chiaramente scritto che “il CCNL prevede delle deroghe, quando offre la possibilità di partecipazione alle progressioni verticali del personale interno «anche prescindendo dai titoli di studio ordinariamente previsti per l’accesso dall’esterno…».
Ma a prescindere da questo rilievo lapalissiano, se per il Comune di Foligno è scontata l’obbligatorietà della laurea per il posto di categoria D, per quale motivo ha avvertito la necessità di inserirla tra i requisiti richiesti? Insomma, se è vero, come sostiene il sindaco Mismetti, che il suo Comune non ha fatto altro che avviare una procedura di mobilità esterna, per quale motivo non si è limitato a riservare la procedura ai giornalisti inquadrati nella categoria giuridica D.
Con l’avviso confezionato dal Comune di Foligno, infatti, il giornalista dipendente di un’amministrazione pubblica inquadrato nella di categoria giuridica D (senza laurea perché vi ha fatto accesso con progressione verticale) non può, infatti, partecipare alla selezione. Questa è una scelta, al pari di quella di affidare al dirigente dell’Area Servizi Generali del Comune e solo “eventualmente” con il supporto di uno o più esperti individuati dal dirigente medesimo, il compito di valutare titoli e curriculum e procedere al colloquio.
La ciliegina sulla torta, ricordiamo, è rappresentata dal punteggio previsto (massimo 30/30). Ebbene per i titoli saranno assegnati massimo 10/30 di cui 8/10 per il curriculum e 2/10 per eventuali altri titoli di studio oltre la prima laurea valutati appena 1/30 ciascuno.
Viceversa, “motivazioni, attitudini e professionalità utili e necessarie all’espletamento delle funzioni da svolgere mediante apposito colloquio” saranno “premiate” con l’attribuzione di un punteggio complessivo di 20/30. Assegnati da chi? Naturalmente, dal dirigente dell’Area Servizi Generali del Comune e solo “eventualmente” con il supporto di uno o più esperti individuati dal dirigente medesimo.
https://www.giornalisticalabria.it/2012/08/26/il-comune-di-foligno-cerca-giornalista-laureato-ma-non-troppo/

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