Se n’è andato dopo una breve malattia. Il 31 luglio avrebbe compiuto 79 anni. Domani i funerali a Pietrasanta

Morto nella sua Versilia il giornalista Romano Battaglia

Domenico Mugnaini

Romano Battaglia

MARINA DI PIETRASANTA (Lucca) – E’ morto nella sua Versilia. Romano Battaglia se n’é andato, dopo una breve malattia, a Marina di Pietrasanta, dov’era nato il 31 luglio 1933.
Giornalista – iscritto nell’elenco professionisti dell’Ordine della Toscana  dall’8 novembre 1965 – e scrittore, negli anni Sessanta iniziò la sua lunga collaborazione con la Rai, prima come inviato speciale e poi lavorando e conducendo rubriche storiche come “Tv sette”, “Cronache italiane”, “Tg l’una”, “A Nord a Sud” e “Bell’Italia”. Ha continuato a collaborare fino all’ultimo con “La Nazione” e “Il Giorno”.
Come scrittore si è cimentato in quasi tutti i generi letterari, dai romanzi alle poesie, ai libri per ragazzi. Tra i suoi bestseller: “Il fiume della vita”, “Cielochiaro”, “Una rosa dal mare”, tutti editi da Rizzoli.
Numerosi i premi che ha ricevuto nel corso della sua carriera: il Bancarella, il premio Wwf Posidone, il Cypraea e il Levanto. Da alcuni dei suoi libri sono state tratte opere teatrali, ma anche un’opera lirica e un disco.
Amante della pittura, è riuscito anche in quest’arte che lui diceva di dedicare “alla poesia, all’amore, alla natura, ai più segreti palpiti del creato che ci aiutano a capire la bellezza della vita e la grandezza di Dio”.
Tante anche le onorificenze che gli sono state assegnate nel corso della sua carriera di giornalista: la presidenza della Repubblica gli ha conferito quelle di Commendatore, Cavaliere e Grande Ufficiale della Repubblica. A Battaglia è legata “La Versiliana”, la manifestazione culturale che si svolge nella pineta dove visse Gabriele d’Annunzio, a Marina di Pietrasanta, di cui è stato animatore e conduttore fino allo scorso anno.
Sul palco de “Il Caffè della Versiliana” sono passati i nomi più importanti del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica, sia della prima sia della seconda Repubblica. I politici non rifiutavano mai un suo invito in quello che per tutti è stato il principale “salotto estivo”.
Ogni giorno migliaia di persone accorrevano agli incontri condotti da Battaglia che poi lasciava loro spazio per le domande all’ospite di turno, creando così un’atmosfera di conversazione. Quell’atmosfera che ieri sera, dopo l’annuncio della sua morte dato dal sindaco Domenico Lombardi, ha voluto salutarlo con un lunghissimo applauso del pubblico presente: “Perdiamo un grande maestro – è stato l’omaggio di Lombardi – che ha saputo con la sua conduzione far crescere il Caffè”.
Lui quest’anno, proprio per la malattia, ancora non era salito su quel palco, ma al team che con lui collaborava aveva dato l’idea di non volerci rinunciare: quella era la creatura alla quale era più affezionato e fino all’ultimo ha sperato di tornare nella pineta che amava e che spesso ha ricordato nei suoi lavori. (Ansa)
La Fondazione La Versiliana e il Comune di Pietrasanta, di concerto con la famiglia del giornalista, comunicano che la salma di Romano Battaglia sarà esposta sul palco del Caffè della Versiliana domani, martedì 24 luglio, dalle ore 9 fino alle ore 15. I funerali si svolgeranno, sempre domani, nel Duomo di Pietrasanta alle ore 16.
La Fondazione La Versiliana e il Comune di Pietrasanta hanno stabilito, inoltre, di intitolare lo spazio Caffè a Romano Battaglia. Domani il Caffè della Versiliana sarà sospeso in occasione dei funerali, mentre proseguiranno regolarmente le altre attività (spazio bambini, stagione teatrale). (Agi)

Una carriera costellata da straordinari successi

Romano Battaglia

Romano Battaglia é nato in Versilia a Marina di Pietrasanta.
In qualità di inviato speciale del Telegiornale é stato autore di numerosi servizi in Italia ed all’estero. E’ stato compagno di Antonio Cifariello nella realizzazione del documentario della Rai sul lavoro italiano nel mondo “Dalle Ande all’Imalaya”.
Ha fatto parte della redazione dei telegiornali sulle tre reti Rai; ha collaborato e condotto numerosi programmi televisivi di grande successo, quali: “Tv sette”, “Cronache Italiane“, “Tg l’una”, “A Nord a Sud”, “Bell’Italia” ed altre rubriche culturali.
Ha scritto trentatrè libri di cui sette sono per ragazzi: “Lettere dal domani”, vincitore del Premio Bancarellino 1973 e dal quale sono stati tratti un’opera teatrale, un’opera lirica ed un disco; “Il paese dei burattini”  finalista alla XVIII edizione del Premio Bancarellino; “L’isola di Papagusa”; “Mi hanno rapito gli extraterrestri”; “Il giardino dei pensieri bambini” premio selezione Bancarellino 1979; “La pioppeta” facente parte della collana “I ricordi dei personaggi famosi” ed “Il canto della natura”.
Ha vinto con “Il pesce lucente” il Premio Internazionale Andersen per la più bella fiaba per ragazzi. E’ autore anche di tre libri di poesia: “Il ragazzo di sughero”, “L’uomo che piangeva al rovescio”, “Tornare di sera”, con il quale ha vinto il premio internazionale di Poesia Città di Piacenza.

Ha scritto volumi, quali: “Artista chi sei”, “Sulla riva del mare” ed il volume documentario su Milano “La città parla”. Un suo lungo racconto figura in “Racconti d’autore”, un’enciclopedia dei maggiori scrittori italiani.

Altri libri di Romano Battaglia, e dai quali sono stati tratti spettacoli teatrali e radiofonici, sono quelli della serie delle “Lettere al direttore”, “Nuove lettere al direttore”, “Le più belle lettere al direttore” ed “Ultime lettere al direttore”, un’invenzione narrativa fatta di brevi cronache ispirate alla realtà che assieme formano il ritratto di un’Italia minore rimasta per anni sconosciuta.
Seguono poi un’opera satirica “Come si fa”, “Il mistero di Dino Buzzati”, “Il cielo splende ancora”, “Vivono fra noi”, “Non l’ho detto alla Tv”, “Disagiate per amore” ed il romanzo “Non mi sono ucciso”, vincitore del Premio Selezione Bancarella 1980.

Al nome di Battaglia é legata la grande manifestazione de “La Versiliana” che in estate si svolge a Marina di Pietrasanta.
Al “Caffè della Versiliana” sono passati i più bei nomi del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica; ogni giorno migliaia di persone assistono agli incontri – che Battaglia ha condotto fino allo scorso anno – ed intervengono con domande creando così una viva atmosfera di conversazione.

La sua carriera di giornalista della carta stampata (incominciata a diciotto anni) e poi televisiva é costellata di numerosi premi e riconoscimenti; gli sono anche stati conferiti dal Presidente della Repubblica le onoreficienze di Commendatore, Cavaliere e Grande Ufficiale della Repubblica per meriti letterari.

Gli ultimi romanzi, tutti best sellers sono: “Notte infinita” Rizzoli 1989, “Storia di Settembre” Rizzoli 1991, “Il fiume della Vita” Rizzoli 1992, “Cielochiaro” Rizzoli 1993, “Una rosa dal mare” Rizzoli 1994, “La capanna incantata” Rizzoli 1995, “Alle porte della vita” Rizzoli 1996 e “Con i tuoi occhi” Rizzoli 1997.
Sono seguiti, poi, altri volumi di grande successo dai titoli: “Cielo”, “Il silenzio del cielo”, “La favola di un sogno“, “La strada di Sin”, “Un cuore pulito”, “Silenzio”, “Come è dolce sapere che esisti“, “Come si fa“, “Sabbia”, “Incanto“, “Foglie” e, infine, “Oltre l’amore”. Tutti i libri di Romano Battaglia sono tradotti in vari paesi del mondo.

Ha vinto con i suoi libri tradotti in Germania, Giappone e Corea – numerosi premi: Premio Selezione Bancarella 1994 e Premio Wwf Posidone 1993 con Cielochiaro, Premio Internazionale Cypraea 1991 con “Storia di Settembre”, Premio Levanto 1994 con “Una rosa dal mare”, Premio Badia 1996 con “La capanna incantata”, Premio Un libro per l’estate 1996 con “Alle porte della vita”.
Sempre nel 1996 ha pubblicato “Ho incontrato la vita in un filo d’erba”. Attualmente scriveva per “Il Giorno” e “La Nazione”, senza trascurare la sua grande vocazione: la pittura. Romano Battaglia per tutta la vita ha dipinto i bovi bianchi che, per secoli, hanno arato i campi nella sua terra di Versilia.

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