Tutte le novità del ddl, che incassa il “sì” di Pd, Pdl, Terzo Polo e Lega Nord, contraria Italia dei valori. Ora il testo alla Camera

Decreto legge editoria: primo via libera del Senato

ROMA – Il Senato ha dato questa mattina il primo via libera al ddl di conversione in legge del decreto editoria. Favorevoli Pd, Pdl, Terzo Polo e anche la Lega Nord.
Contraria l’Italia dei valori. I sì alle nuove norme sono stati quindi 232, i no 18 e gli astenuti 30.
Il testo passa ora alla Camera dei Deputati per la seconda lettura. Il decreto, in caso di mancata conversione, scadrà il 17 luglio. (TmNews)
Il decreto editoria approvato in Senato prevede una serie di misure che, in attesa di una più complessiva ridefinizione delle forme di sostegno al settore, puntano a razionalizzare l’utilizzo delle risorse attraverso meccanismi che correlano il contributo per le imprese editoriali agli effettivi livelli di vendita e di occupazione professionale. Diverse le novità entrate nel testo durante la discussione a Palazzo Madama.
Eccole in pillole:
CORRELAZIONE TRA COPIE VENDUTE E DISTRIBUITE – Scende dal 30 al 25% (attualmente è al 15%) la percentuale relativa al rapporto tra le copie vendute e quelle distribuite necessaria per accedere ai contributi. Per le testate locali la quota è del 35%. Vengono considerate testate nazionali quelle che sono distribuite in almeno tre regioni.
ABBONAMENTI AD AGENZIE – Nell’ambito del computo del contributo alle testate, il 50% è calcolato in base ai costi per il personale dipendente, per l’acquisto della carta, della stampa ma anche per gli abbonamenti ai notiziari delle agenzie di stampa.
AIUTI A ONLUS – Sconti sulle tariffe postali per l’editoria non profit.
GIORNALI PUBBLICATI ALL’ESTERO – Arriva un contributo di 2 milioni di euro annui per i periodici italiani pubblicati all’estero.
WEB – Le piccole testate online (che abbiano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100mila euro) non sono obbligate alla registrazione. La pubblicità online viene fatta rientrare nel paniere dei ricavi del Sic, su cui si applica il tetto “anti posizioni dominanti” del 20%.
RADIO RADICALE – L’emittente mantiene, salvo verifiche, per intero il contributi relativi all’anno 2010.
SALVA-MANIFESTO – Le cooperative editoriali non dovranno rispettare il requisito di 5 anni dalla loro costituzione nel caso di subentro o acquisto di una testata e dunque per accedere ai contributi per l’editoria. (Ansa)

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