A dar vita al progetto una squadra di giovani a cominciare dal direttore Claudio Cordova e dal vice Alessia Candito

Nasce “Il Dispaccio”: “Né padroni, né padrini”

Claudio Cordova

REGGIO CALABRIA – Fiocco azzurro a Reggio Calabria per la nascita di una nuova testata giornalistica online “Il Dispaccio-L’informazione senza padroni e senza padrini”.
Da domani, lunedì 2 aprile, ci sarà una nuova realtà nell’universo mediatico calabrese. “II Dispaccio non sarà né nelle edicole né in tv – spiega la redazione –  ma solo sul web. Una scelta consapevole dettata dalla convinzione che oggi l’informazione via internet non è il futuro, ma il presente”.
A dare vita a questo nuovo progetto, due giovani cronisti calabresi, Claudio Cordova, direttore della testata, e Alessia Candito, vice-direttore, che insieme ad una squadra di giovani collaboratori promettono un’informazione “senza padroni e senza padrini”.
“Una scelta di indipendenza che significa probabilmente maggiore lavoro e maggiore fatica, ma – sostiene la redazione – ci permette di affermare di avere un solo padrone: le notizie. Crude a volte, irritanti per alcuni, forse scomode per altri, speriamo utili per i più. Crediamo che l’informazione sia il cemento essenziale per la costruzione della società e abbiamo deciso di fare la nostra parte, scevri da ogni tipo di condizionamento. Tenteremo di essere una voce “fuori dal coro”, un giornale fatto di entusiasmo e di rigore, di passione ed equilibrio. Proveremo a raccontare ora dopo ora, giorno dopo giorno questa terra di confine, schiacciata da ndrangheta e compromessi, dal punto di vista di chi la vive, per dare voce non al potere ma a chi lotta per i propri diritti e per dare a questa regione un futuro diverso”.
Il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, dà il benvenuto alla nuova iniziativa editoriale, sottolineando “il valore, sempre apprezzabile, di una nuova voce nel panorama dell’informazione, con l’auspicio possa contribuire a creare nuovi posti di lavoro”.
Per il segretario del sindacato dei giornalisti “bene la volontà espressa dalla giovane redazione attraverso lo slogan «né padroni, né padrini», ricordando, però, che una stampa davvero indipendente e credibile impone la presenza di giornalisti altrettanto liberi. Condizione possibile solo e soltanto a fronte di uno dignità professionale pienamente soddisfatta in tutti i suoi ambiti, dal riconoscimento dei diritti e doveri di chi fa informazione al corrispettivo economico previsto dalle norme che regolano il lavoro giornalistico”.

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