
Il sottosegretario all’Editoria Paolo Peluffo
ROMA – Contributo ai “giornali letti e quindi alle copie vendute”, rimborso dei costi “a poche fattispecie facilmente controllabili” con “occupazione regolare di giornalisti e poligrafici”, possibilità del passaggio all’online esteso oltre i giornali di partito, informatizzazione delle edicole. Sono alcuni dei punti anticipati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Paolo Peluffo, oggi alla commissione Cultura della Camera, riguardo ai nuovi criteri da adottare per il sostegno all’editoria che il governo sta studiando.
“Tamponata l’emergenza di oggi – ha detto – abbiamo due grandi problemi da affrontare: come definire i contributi per i prossimi anni e come reimpostare un sistema per il contributo che continui a sostenere il pluralismo, la qualità e la diffusione territoriale”.
Il sostegno all’editoria, ha aggiunto il sottosegretario, “ha un valore strategico”, anche alla luce della crisi globale e delle rivoluzioni che si stanno verificando a livello internazionale nel mondo dell’editoria. “Sono convinto che dobbiamo migliorarlo, non ridurlo”, sottolinea Peluffo. Per quest’anno, conferma, “possiamo contare su 120 milioni” rispetto ai 47 milioni previsti dalla legge di bilancio.
“In tempi di emergenza straordinaria per l’industria dell’editoria e per l’occupazione nel settore, un tavolo di valutazione e di iniziativa pubblica è quanto mai urgente e necessario”. E’ quanto afferma la Federazione Nazionale della Stampa, per la quale “la disponibilità dichiarata dal sottosegretario all’Editoria, Paolo Peluffo, di ‘cercare di chiedere al Ministro Fornero che si apra un tavolo anche sulla stampa’ nel quadro dei progetti di riforma nel mercato del lavoro, in risposta alle sollecitazioni da lui ricevute nel corso dell’audizione in Commissione Cultura della Camera, è apprezzabile e necessita di sviluppi nel più breve tempo possibile”.
“L’industria dell’informazione – prosegue la Fnsi – è chiamata ad affrontare i problemi delle trasformazioni e della crisi che, in questa stagione patisce come mai in precedenza era forse avvenuto. E in un tempo come questo, cresce anche, però, il rischio che vere e proprie discriminazioni possano compiersi mascherandole con problemi determinati dalla crisi o, domani, con mere ragioni economiche, arrivando ad espulsioni ingiuste dal lavoro”.
Il Sindacato dei giornalisti ritiene, dunque, che un tavolo di settore vada aperto al più presto e che, “a questo momento di ascolto e valutazione pubblica, vada associato anche il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché il mondo delle imprese, affinché i processi siano regolati da un sano principio di corresponsabilità e equità”.
Dell’audizione del sottosegretario Peluffo “va, intanto, registrata la conferma della disponibilità di 120milioni di euro, da assicurare ad inizio dell’anno, per le testate ammissibili al sostegno pubblico. E’ una misura ancora insufficiente – rimarca la Federazione della Stampa – ma indispensabile per tamponare l’emergenza di oggi e preparare per tempo, e in maniera trasparente, le riforma dei criteri, affinché siano sostenuti giornali veri con giornalisti veri, avendo attenzione alla diffusione dell’occupazione regolare”.