
Da sinistra: Giuseppe Soluri, Andrea Camporese, Carlo Parisi, Franco Siddi, Alessandro Nicolò
REGGIO CALABRIA – “L’informazione, la libertà di stampa, il ruolo sempre più importante della categoria dei giornalisti, chiamati ad un crescente impegno, sono temi cruciali per la piena crescita del Paese e per una più compiuta democrazia”.
Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Alessandro Nicolò, intervenendo al convegno su “Giornalisti: professione e previdenza, garanzie di libertà”.
“Al Sindacato Giornalisti della Calabria ed al suo segretario regionale, Carlo Parisi – ha aggiunto – va rivolto un ringraziamento per l’iniziativa che ha reso possibile preziosi ed utili approfondimenti. Bisogna dare atto ai giornalisti calabresi dell’impegno che continuano a dispiegare in una stagione davvero difficile.
Com’è ben noto – ha ricordato il vice presidente del Consiglio regionale – anche la Calabria esce stremata da una crisi che ha lontane radici e sono i giornalisti per primi a restare in trincea per fronteggiare emergenze che premono con maggior forza su aree già deboli. Una sana democrazia deve sapere essere inclusiva, cioè capace di assicurare spazi di partecipazione a tutti i cittadini, in una società che respinge le disuguaglianze e il sopruso. Non è un compito facile quello degli operatori dell’informazione, soprattutto quando le acque minacciano di superare il livello di guardia”.
“I giornalisti calabresi – ha detto ancora Alessandro Nicolò – confermano la loro alta professionalità al servizio dei cittadini non abdicando mai al ruolo di vigilanza e controllo che spetta alla pubblica opinione sulla buona conduzione della funzione pubblica”.
Sottolineando l’importanza della conferenza di Reggio Calabria “che ha svolto lavori importanti per la categoria”, il vice presidente del Consiglio regionale si è detto favorevolmente impressionato dai “significativi input ricevuti, rispetto ai quali potremmo determinarci nelle opportune sedi”. Infine, Alessandro Nicolò ha voluto esprimere il proprio convinto sostegno al mantenimento dell’Ordine dei giornalisti e della professionalità, senza le quali non si può avere un’informazione di qualità”.