E’ successo nel tg delle 13.30: il “disturbatore” piomba alle spalle di Valentina Bisti, che chiude il servizio

Tg1, ci risiamo: Paolini interrompe il collegamento

L’incubo dei giornalisti tv Gabriele Paolini

ROMA – Ci risiamo. Non basta l’emergenza per neve e ghiaccio, con cui l’intero Paese sta facendo i conti (e le previsioni meteo non promettono tregue). Non basta che giornalisti e operatori tv – di ogni rete, da Rai a Mediaset a La 7, senza trascurare le emittenti locali – sopportino temperature polari e un bel po’ di neve in testa pur di garantire, con i loro collegamenti, un puntuale aggiornamento della situazione, specie nelle regioni più tormentate dall’ondata di maltempo.
Quel che mancava era una nuova, insostenibile, invasione di campo di Gabriele Paolini. Il professionista delle incursioni in tv (tutti si chiedono quale sia, ammesso che ci sia, il suo vero lavoro) ha, infatti, appena causato l’interruzione del collegamento tra la redazione del Tg1 e il Circo Massimo in cui si trovava Valentina Bisti, per le ultime notizie dalla capitale.
Paolini è piombato, come una furia, alle spalle della giornalista del primo tg Rai, che ha avuto la prontezza di chiudere immediatamente il collegamento con lo studio, senza dare spazio, così, agli sproloqui del “disturbatore”.
Peccato che il servizio da Roma, nel tg1 di punta delle 13.30, sia saltato. Peccato che la malcapitata Valentina Bisti si sia trovata nel mezzo dell’ennesima messa in scena di Paolini (condannato, di recente, a 20 giorni di carcere dal Tribunale di Civitavecchia, con l’accusa di interruzione di pubblico servizio per un episodio avvenuto, sempre ai danni del Tg1, il 29 aprile del 2004, all’aereoporto di Fiumicino) e non abbia potuto portare a termine ciò che voleva e doveva, ovvero il suo lavoro. A nulla sarebbe valso, dunque, l’intervento dell’operatore Rai, che accompagnava la cronista e che ha spintonato il sabotatore tv, al di fuori dell’inquadratura.
In tanti, forse, in questo momento, rimpiangono il gesto franco di Paolo Frajese quando, nel ’98, “aggredito” alle spalle da Paolini, si girò, con un aplomb da gentleman inglese, e gli diede un bel calcio nel didietro. Salvo poi chiedere scusa. Ai telespettatori, naturalmente.

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