BOLOGNA – L’esecutivo del Gus (Gruppo Giornalisti Uffici Stampa) Emilia-Romagna, la Commissione Uffici Stampa della Fnsi e l’Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna) esprimono “la più totale contrarietà alla decisione dell’Amministrazione comunale di Faenza di adibire il collega Paolo Savorani, addetto stampa del Comune di Faenza, a funzioni di sportello dell’Ufficio relazioni con il pubblico a partire dal primo di gennaio 2012.
Tale decisione – ricorda il sindacato dei giornalisti – costituisce una evidente dequalificazione rispetto alle funzioni giornalistiche sin qui svolte per tanti anni dal collega Savorani ed appare, in presenza di una vicenda legale non ancora conclusa, una ritorsione inaccettabile”.
Quella di Savorani è, infatti, una vicenda che si trascina da anni e sulla quale da tempo è intervenuto a più riprese il sindacato dei giornalisti, a tutela del buon diritto di un addetto stampa pubblico di avere riconosciuto quanto stabilito dalla legge 150 del 2000 e dai provvedimenti che ne sono seguiti.
Gus, Aser ed Fnsi, esprimendo al giornalista “solidarietà umana e professionale”, ricordano quanto previsto dalla norme, in particolare per quanto riguarda l’iscrizione all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) di coloro che svolgono attività giornalistica nella pubblica amministrazione. Inoltre, il contratto di comparto Regioni-Autonomie locali prevede l’inquadramento dei giornalisti dipendenti al livello D con trattamento economico D3. Il sindacato dei giornalisti auspica, quindi, da parte del sindaco del Comune di Faenza, Giovanni Malpezzi, la disponibilità a “rivedere la decisione assunta, che oltre a punire ingiustamente il collega Paolo Savorani, non fa altro che inasprire il contenzioso legale in atto”.
A tal proposito, la prima udienza del ricorso in appello presentato dal Savorani, fissata per il 24 gennaio, è stata procrastinata alla metà di ottobre.
Quella di Savorani è, infatti, una vicenda che si trascina da anni e sulla quale da tempo è intervenuto a più riprese il sindacato dei giornalisti, a tutela del buon diritto di un addetto stampa pubblico di avere riconosciuto quanto stabilito dalla legge 150 del 2000 e dai provvedimenti che ne sono seguiti.
Gus, Aser ed Fnsi, esprimendo al giornalista “solidarietà umana e professionale”, ricordano quanto previsto dalla norme, in particolare per quanto riguarda l’iscrizione all’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) di coloro che svolgono attività giornalistica nella pubblica amministrazione. Inoltre, il contratto di comparto Regioni-Autonomie locali prevede l’inquadramento dei giornalisti dipendenti al livello D con trattamento economico D3. Il sindacato dei giornalisti auspica, quindi, da parte del sindaco del Comune di Faenza, Giovanni Malpezzi, la disponibilità a “rivedere la decisione assunta, che oltre a punire ingiustamente il collega Paolo Savorani, non fa altro che inasprire il contenzioso legale in atto”.
A tal proposito, la prima udienza del ricorso in appello presentato dal Savorani, fissata per il 24 gennaio, è stata procrastinata alla metà di ottobre.