Paolo Corsini (consigliere nazionale Fnsi) contro “L’ultimo assalto alla diligenza da parte del Governo tecnico”

“Giù le mani dalla Rai che fa gola ai poteri forti”

Paolo Corsini

ROMA – “In un paese dove un giovane su tre non trova lavoro, dove lo spread resta altissimo, dove decine di imprese sono a rischio chiusura, dove lo stesso ministero dello Sviluppo Economico annuncia la perdita di altri 30mila posti di lavoro e soprattutto dove alcune grandi banche sono praticamente fallite, appare surreale la discussione di queste ore sulla Rai”.
Lo dichiara Paolo Corsini, consigliere nazionale Fnsi e presidente di Lettera22, secondo il quale “è sensato, oltre che opportuno, parlare di una Rai non occupata dai partiti ma non di una Rai dove la politica verrebbe sostituita da editori svizzeri”. A giudizio di Corsini “è doveroso sostenere un rilancio e riassetto della radiotelevisione pubblica per metterla in condizione di competere in un mercato editoriale in costante evoluzione, non fosse altro perché si tratta di un’azienda in larga parte pagata con i soldi degli italiani attraverso il canone. Ma la verità – aggiunge il consigliere nazionale della Federazione della Stampa – è, forse, più inquietante e a testimoniarlo sono le paginate di alcuni grandi organi d’informazione”.
Paolo Corsini denuncia che “la Rai fa gola ad alcuni potentati economici, con i bilanci in rosso e i giornali in perdita, che puntano allo spezzatino del servizio pubblico. Altrimenti non si spiegherebbe l’attivismo editoriale di certa carta stampata. Il vero obiettivo allora è aggredirla, spolparla, massimizzare il profitto e uccidere l’azienda. Inoltre, il polverone sulla Rai, serve a nascondere la realtà di alcune grandi banche, azioniste rilevanti di giornali, che dovrebbe essere il vero tema di riflessione”.
Spiega infatti Corsini: “Nel 1993 l’allora governo tecnico guidato da Carlo Azeglio Ciampi concretizzò privatizzazioni rivelatesi disastrose. Gioielli dell’impresa pubblica che in tutto il Novecento avevano prodotto lavoro e sviluppo, furono svenduti a vantaggio dei poteri forti. Basti vedere come sono finite le floride banche allora Iri. Ora, non vorremmo che l’Esecutivo «tecnico» voglia dare l’ultimo assalto alla diligenza in ossequio ai poteri forti. Per questo, nelle prossime settimane cercheremo di mettere a punto una serie di iniziative «Giù le mani dalla Rai» volte a spiegare i pericoli delle manovre in atto”. (Lettera22.info)

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