L’avvocato Bruno Del Vecchio
ROMA – La scadenza del 31 dicembre 2011 riguarda tutti i contratti a termine fino ad oggi intercorsi e scaduti, così come quelli di collaborazione autonoma a tempo determinato – Cococo, partite Iva, cessione dei diritti di autore – utilizzati in modo irregolare, che cioè dissimulavano un rapporto di lavoro dipendente.
Per interrompere la decadenza dei diritti e poter rivendicare la natura subordinata del rapporto, secondo la Legge 183/2010 (il cosiddetto Collegato Lavoro), occorre inviare l’impugnativa all’azienda per cui si lavorava o si lavora. Ci saranno poi 270 giorni di tempo per decidere se fare la causa e quindi depositare presso la cancelleria del Tribunale competente il relativo ricorso.
Lo ha chiarito l’avvocato Bruno Del Vecchio nel corso di un incontro organizzato a Stampa Romana dalla Commissione regionale Lavoro autonomo del Lazio.
“Il termine del 31 dicembre riguarda i rapporti di lavoro pregressi”, ha precisato Del Vecchio. L’impugnativa va inviata entro e non oltre questa data, tramite raccomandata con avviso di ricevimento oppure raccomandata con prova di consegna.
“Per quanto riguarda, invece, i contratti e le collaborazioni autonome in corso – ha proseguito l’avvocato – l’impugnazione dovrà avvenire entro 60 giorni dalla loro scadenza, mentre per quelli che non hanno scadenza c’è sempre tempo per fare causa”.
