
Alberto Maccari
ROMA – Alberto Maccari direttore del Tg1 ad interim fino al 31 gennaio, al posto di Augusto Minzolini: è questa la proposta formalizzata dal direttore generale della Rai, Lorenza Lei, in vista del consiglio di amministrazione di martedì.
Il curriculum di Maccari, attuale direttore della Tgr, è arrivato sul tavolo dei consiglieri di amministrazione a 48 ore (escluso il giorno festivo) dalla riunione del cda di martedì, prevista alle 11, che ha all’ordine del giorno gli “esiti dell’udienza preliminare della vicenda del direttore del Tg1” Minzolini, rinviato a giudizio per peculato, i “provvedimenti di nomina correlati” e “varie ed eventuali”.
Quaranta giorni di tempo per decidere sul futuro di Augusto Minzolini: questo il margine – a quanto si apprende – indicato dal direttore generale Lorenza Lei per trattare con l’attuale direttore del Tg1 sul suo trasferimento ad altro incarico.
“Personalmente ritengo più che opportuno, direi prioritario e fondamentale, un cambio alla guida del principale telegiornale Rai e la soluzione individuata per la transizione è valida e dà ampie garanzie di professionalità”. Lo dice il presidente Rai, Paolo Garimberti, a proposito della proposta di Alberto Maccari al Tg1.
“Il provvedimento che è stato proposto al cda nei confronti del direttore del Tg1, Augusto Minzolini, è sì un atto dovuto – come sostengono alcuni – ma per niente scontato. Chi fa tutto facile evidentemente non conosce i meccanismi decisionali della complessa governante della Rai, o finge di non conoscerli”, afferma Garimberti.
“Nella situazione attuale dell’azienda, e nella difficoltà di conciliare il rispetto dei tempi della legge e della giustizia con i tempi decisionali della Rai, una scelta di transizione – dice ancora il presidente della Rai – si è rivelata l’unica possibile nelle condizioni date, sebbene si sia cercato di trovare una soluzione stabile per il Tg1.
Per Garimberti, “è evidentemente necessario far raffreddare l’atmosfera per avere il tempo per trovare per il Tg1 una soluzione definitiva, autorevole e largamente condivisa, che è comunque indispensabile dopo quello che è successo negli ultimi due anni dentro e intorno alla testata ammiraglia della Rai.
Invece di tante declamazioni o di irrigidimenti – che sembrano solo tipici della politica politicante – sarebbe opportuno che le forze sane della Rai e le forze politiche che tanto se ne occupano si concentrassero sull’unico vero grande problema che troppo spesso rende lunghi e faticosi i processi decisionali: la riforma di una governance – conclude il presidente della Rai – che non è più adeguata a gestire un’azienda complessa che deve stare in modo concorrenziale sul mercato radiotelevisivo”.
“Queste cose qui non le so, nessuno mi ha messo al corrente. Se fosse vero potrei definirla una porcata”. Così il direttore del Tg1. Augusto Minzolini, a proposito della proposta di Alberto Maccari come suo sostituto ad interim alla guida della testata. Intervistato da TgCom24, Minzolini ha parlato di “rituale mediatico giudiziario a sfondo politico. Spero che alla fine non sia complice chi ha denunciato tante volte operazioni di questo tipo”.
“Non parlo di complotto – ha detto ancora Minzolini a TgCom24 – ma ci sono meccanismi in questo Paese che sono paradossali. Senza ancora un primo grado di giudizio non si può fare nulla. E’ un meccanismo perverso. Quando ho lasciato la collaborazione con Panorama mi è stata data una carta di credito che è stata chiamata di benefit compensativo, io ho sempre mandato le ricevute, ma alla vigilia del voto del 14 dicembre sul governo Berlusconi mi hanno detto che quel benefit non era compatibile e avrei dovuto mettere nelle ricevute dei pranzi i nomi dei commensali. Dov’è finita la privacy? In ogni caso potevano dirmelo prima e mi sarei comportato di conseguenza”.
“Indagando sulle procedure ho scoperto che esisteva una circolare del 2003 fatta dal dg Cattaneo che prevedeva di inserire i nomi, ma il direttore del Tg1 dell’epoca – ha spiegato poi Minzolini – fu dispensato dal seguire questa procedura proprio perché interveniva sulla sua privacy e sulla riservatezza delle fonti. Una prassi che poi è stata seguita anche successivamente. Io quindi devo pagare per non aver seguito una procedura che neanche i miei predecessori hanno seguito”. “Da qui si evince quanta confusione ci sia sulla materia e basterebbe questo – conclude – ad escludere ogni tipo di dolo”. (Ansa).
CHI E’ ALBERTO MACCARI
ROMA – Alberto Maccari, attuale direttore della Tgr Rai e candidato a diventare direttore ad interim del Tg1 al posto di Augusto Minzolini, è nato a Parrano (Terni) il 4 gennaio del 1947.
Laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza, Maccari è giornalista professionista dal maggio 1974. E’ stato caporedattore centrale del quotidiano economico “Il Fiorino” dal 1975 al 1982. Nel frattempo è stato anche titolare della nota economica sull’Osservatore della Domenica, settimanale dell’Osservatore Romano nel 1976-77. E ancora: notista economico della rivista dei Cavalieri del Lavoro nel 1984-85; consulente del ministero dell’Interno per la finanza locale e per la riforma delle autonomie dal 1984 al 1987; collaboratore di “Linea Verde” di Rai Uno per i temi dell’economia agroalimentare dal 1984 al 1987; responsabile delle Relazioni esterne del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti dal 1985 al 1987.
In Rai è entrato da dipendente nel 1988. Dal 1991 al 1993 è stato caporedattore della redazione “Società” del Tg1. Poi, dal 1993 al 1994, è stato caporedattore di Tg1-Mattina e autore della trasmissione “Uno Mattina”. Nel 1994 è stato nominato vice direttore del Tg1. Dal 2002 al 2006 è stato vicedirettore vicario sempre al Tg1. Dal 2006 al 2009 vice direttore di Rai Parlamento. E dal 2009 è direttore della Tgr. Dal novembre del 2010 all’ottobre scorso ha assunto anche la direzione ad interim di Rai Parlamento. (Adnkronos)