L’editore annuncia “altri possibili sacrifici”; i giornalisti replicano con lo stato di agitazione e tre giorni di sciopero

Lacrime e sangue a “l’Unità” e il Cdr insorge

Renato Soru

FIRENZE – L’Unità “sta facendo un percorso che ha comportato anche dei sacrifici, ci sono dei giornalisti che sono andati in prepensionamento, e potrebbe anche comportarne degli altri, in maniera da essere sicuri di mantenere una posizione stabile, sostenibile anche dal punto di vista economico”.
Lo ha detto Renato Soru, editore della testata, parlando a margine di un incontro con gli studenti dell’università di Firenze sul tema della crisi economica. Nei giorni scorsi Soru, intervenendo al seminario di Capodarco, aveva ipotizzato una chiusura del quotidiano a fronte delle sue difficoltà economiche. “L’Unità – ha ricordato Soru – ha fatto in questi ultimi tre anni uno sforzo enorme di risanamento economico, passando da una perdita annua di circa 8 milioni di euro a una posizione di sostanziale equilibrio. Ha fatto uno sforzo importante di innovazione, acquisendo un ruolo importante nei nuovi media, nel web e con iPhone e iPad”.
Immediata la replica dei giornalisti de “l’Unità”, che denunciano il “comportamento inaccettabile dell’azionista di maggioranza e proprietario del giornale Renato Soru. In un momento particolarmente delicato per la vita dell’Unità, Soru ha pubblicamente paventato «altri possibili sacrifici» per la redazione dopo quelli pesantissimi già sostenuti dalla redazione negli ultimi anni”.
“Nuove gravi affermazioni”, denuncia il Cdr del quotidiano, spiegando che “é in corso un responsabile confronto fra la rappresentanza sindacale e l’azienda per fare fronte alle problematiche che investono il giornale e definirne le strategie future. I giornalisti considerano le esternazioni di Soru dannose per la testata e per la redazione tutta, poco rispettose del lavoro dei dipendenti e dei collaboratori ed evasive rispetto all’impegno assunto dall’editore di rafforzare il giornale con un piano di rilancio, un nuovo formato e la riforma grafica”.
“Per questo la redazione, in attesa dei chiarimenti dell’editore, conferma lo stato di agitazione e annuncia che si riconvocherà al più presto per decidere le modalità di attuazione delle tre giornate di sciopero affidate al Cdr. Il comitato di redazione tutelerà il buon nome e l’onorabilità dei colleghi, oltre che il valore della testata, in tutte le sedi, nessuna esclusa”. (Ansa)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *