ROMA – Ferzat Jarban, uno dei cameraman siriani che con i suoi strumenti di lavoro diffondeva nel mondo le immagini della sanguinosa repressione siriana, è stato assassinato dalle forze del presidente Bashar al Assad.
Lo ha annunciato oggi in un comunicato, riportato dall’Huffington Post, il Comitato per la Protezione dei giornalisti (Cpj), tenendo a sottolineare che Ferzat è il primo giornalista ucciso in Siria da quando l’organizzazione ha cominciato a monitorare la situazione nel Paese nel 1992.
Ferzat, riferisce il comunicato, è stato trovato morto domenica. L’ultima volta era stato visto il giorno prima mentre veniva arrestato per aver filmato delle proteste anti-governative a Homs, città del governatorato di al Qasir. Il suo corpo è stato trovato riverso a terra ai lati di un marciapiede nella città la mattina seguente: gli erano stati cavati gli occhi ed il corpo era “gravemente mutilato”.
Ferzat, riferisce il comunicato, è stato trovato morto domenica. L’ultima volta era stato visto il giorno prima mentre veniva arrestato per aver filmato delle proteste anti-governative a Homs, città del governatorato di al Qasir. Il suo corpo è stato trovato riverso a terra ai lati di un marciapiede nella città la mattina seguente: gli erano stati cavati gli occhi ed il corpo era “gravemente mutilato”.
Nello stesso comunicato il Cpj riferisce di aver assistito “all’arresto e alla scomparsa di numerosi giornalisti in Siria nel corso degli ultimi mesi”. I civili siriani da otto mesi sono in rivolta contro il regime di Assad: secondo le Nazioni Unite, le violenze a inizio novembre avevano causato già almeno 3500 morti, quasi tutti civili. (TMNews)
http://www.huffingtonpost.com/mobileweb/2011/11/21/ferzat-jarban-dead-cameraman-journalist-killed-syria_n_1106088.html
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