Fnsi a Ars: “La Calabria ha già tanti problemi. Non si sente il bisogno che si aggiungano anche insulti e minacce”

Scopelliti contro i giornalisti “cialtroni” della “cricca”

ROMA – «Sono da rigettare con sdegno gli insulti che il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha rivolto a tre colleghi di importanti quotidiani nazionali come Guido Ruotolo de “La Stampa”, Enrico Fierro de “Il Fatto” e Roberto Galullo de “Il Sole 24 Ore”, colpevoli di aver fatto nient’altro che il loro mestiere di giornalisti.
Gli epiteti di “cialtroni”, “squallidi personaggi” e “cricca” sono semplicemente inaccettabili, e non cònsoni al ruolo di Presidente di una Regione importante come la Calabria. Chi  ha incarichi politici ed istituzionali deve sapere che in un Paese democratico esiste la libera critica da parte dei giornali e del sistema dei media».
Lo affermano la Federazione Nazionale della Stampa Italiana ed il Sindacato dei Giornalisti della Calabria, secondo i quali “c’è da chiedersi, tra l’altro, come mai siano al centro delle invettive di Scopelliti tre testate tanto diverse. Anche la scelta di una cerimonia pubblica per lanciare queste indebite accuse ci sembra una caduta di stile assolutamente deprecabile. La Calabria ha già tanti problemi, non si sente proprio il bisogno che si aggiungano anche insulti e minacce da parte delle istituzioni».
Il Comitato di redazione de “La Stampa”, evidenziando che “il governatore si riferiva a una serie di reportage sui temi della collusione tra politica e ’ndrangheta, e sul dissesto finanziario del Comune di Reggio Calabria, a lungo guidato da Scopelliti, “deplora il grave insulto rivolto ai colleghi ed esprime loro piena solidarietà”.

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