Al Circolo della Stampa di Torino la presentazione di un’antologia per i “Classici del giornalismo”

Arturo Carlo Jemolo, il malpensante

Arturo Carlo Jemolo

TORINO – “Arturo Carlo Jemolo, il malpensante”, è il titolo dell’antologia di scritti curata da Bruno Quaranta (Nino Aragno Editore, € 12), nel trentennale della morte del grande giurista e storico, nato a Roma il 17 gennaio 1891 e morto il 12 maggio 1981, che fu anche collaboratore de “La Stampa” e de “Il Mondo” di Pannunzio.
Il volume sarà presentato oggi, mercoledì 5 ottobre, alle ore 18, al Circolo della Stampa di Torino (corso Stati Uniti 27) da Franco Garelli, Luigi La Spina e Pier Franco Quaglieni. A coordinare l’incontro, cura dal Centro Pannunzio, sarà il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Piemonte, Alberto Sinigaglia. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
“Malpensante” è la definizione che Jemolo coniò per sé. “Malpensante senza crisi” il cattolico (il liberal-cattolico) Jemolo. “Malpensante congenito” il cittadino Jemolo. Norberto Bobbio riconoscerà in lui un “maestro. Una parola, lo so, che probabilmente non gli piace e non piace neanche a me. Ma prendiamola nel suo significato più umile, con la m minuscola, tanto per intenderci, di colui che insegna l’abbecedario, le nozioni che tutti dovrebbero sapere”. Per quasi trent’anni, fino alla scomparsa.
“La Stampa” è stata la cattedra principe di Jemolo, “docente” di storia, diritto, costume, religione. Un testimone dell’«Italia tormentata», fra cultura e vita morale, come risalta in questo nuovo anello della collana “Classici del giornalismo”.

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