Il presidente della Rai contro “l’astrusa ingegneria gestionale e relazionale che porta a spaccature e moltiplica poltrone”

Garimberti: “Su Di Bella votazione incomprensibile”

Paolo Garimberti

ROMA – “Mi riesce difficile capire che cosa sia successo, soprattutto perché, in una precedente occasione, uno dei candidati, Antonio Di Bella, aveva ricevuto la quasi unanimità del Consiglio. Anche oggi, del resto, per lui ci sono stati quasi unanimi apprezzamenti professionali e di stima.
Difficile quindi spiegare che cosa può essere cambiato se non pensare che fattori esogeni abbiano inciso ancora una volta sugli umori del Consiglio”.
Lo rileva il presidente della Rai, Paolo Garimberti, a proposito dell’esito del voto in Cda sulla proposta di nomina di Di Bella al vertice di Rai3.
Il riferimento è all’autunno 2009, quando lo stesso Di Bella venne eletto pressoché in termini unanimi al posto di Paolo Ruffini, mentre questa mattina per lui ci sono stati 4 sì (Nino Rizzo Nervo, Giorgio Van Straten, Rodolfo De Laurentiis e lo stesso Garimberti) e quattro astensioni (Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici, Guglielmo Rositani e Alessio Gorla) e un assente (Angelo Maria Petroni).
Il presidente dell’azienda di viale Mazzini rileva che proprio “ieri sera un consigliere di amministrazione della Rai (Bianchi Clerici, ndr) auspicava un’ampia condivisione per le nomine in votazione oggi, auspicio sempre condivisibile. Oggi, invece, l’ampia condivisione si è trasformata in ampia spaccatura”. Garimberti si dice, quindi, estraneo alla “astrusa ingegneria gestionale e relazionale che porta a spaccature del Consiglio e alla moltiplicazione di poltrone contro cui ho votato”.

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