In vista del Cda di domani, l’assemblea chiede alla Rai di nominare a tutti gli effetti Marcello Masi

Tg2: i giornalisti reclamano un direttore “vero”

Marcello Masi

ROMA – In vista del primo Consiglio d’amministrazione della Rai dopo la pausa estiva, convocato per domani, mercoledì 7 settembre, la Redazione del Tg2 rivendica l’effettiva nomina di Marcello Masi.
I giornalisti, riuniti in assemblea, hanno infatti votato all’unanimità un documento che dice “No ad un terzo interim, sia pure mascherato; no ad un direttore esterno che in un momento di crisi economica della Rai sarebbe uno scandalo; no ad un direttore estraneo alla storia della nostra testata”.
La redazione del Tg2 ricorda, infatti, che “negli ultimi tre mesi ha dimostrato di poter recuperare ascolti e autorevolezza, con un Tg equilibrato, completo e di servizio pubblico”, pertanto chiede ora alla Rai “rispetto per il proprio prodotto”.
I giornalisti ricordano anche che “all’interno del Tg2 esiste già la soluzione ed è stata scelta dallo stesso cda all’unanimità: Marcello Masi”. L’intera redazione all’unanimità chiede, quindi, che “siano messe da parte logiche partitiche e che si privilegi il ruolo di servizio pubblico che compete al Tg2”.
L’assemblea dà, inoltre, mandato al Cdr di espletare le procedure di conciliazione in vista di uno sciopero “a tutela dell’identità della testata” e annuncia un presidio a Viale Mazzini in occasione di ogni prossimo incontro del cda.
Immediata la replica della Rai. “’I vertici aziendali, pur nel rispetto delle valutazioni del Comitato di Redazione del Tg2, rivendicano il loro ruolo di editore e, nell’esclusivo interesse dell’azienda, sceglieranno nei tempi dovuti una professionalità adeguata per la guida della Testata”.
Dal canto suo, il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, evidenzia che la nomina del direttore del Tg2 rappresenta “un banco di prova per i vertici aziendali”. A giudizio di Verna, infatti, “la scelta definitiva per il Tg2 non è più rinviabile né può essere estranea alla storia della testata”.
Per l’Usigrai, “al fianco dell’assemblea e del comitato di redazione, pronta ad affiancare ogni iniziativa opportuna a sostegno di una rivendicazione sacrosanta”, colpisce positivamente l’unità d’intenti di un corpo redazionale estremamente variegato.
A noi del sindacato nazionale – conclude Verna – spetta il dovere della memoria e dunque di ricordare non lontane assemblee in cui su vicende importanti la redazione era spaccata esattamente a metà e le decisioni maturavano sul filo del voto. Ne tengano tutti conto”.

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