Uno studio australiano ammonisce gli over 25. Ma da Londra è “allarme asma” anche per i bambini

“Ogni ora di Tv accorcia la vita di 22 minuti”

BRISBANE (Australia) – Guardare troppa televisione potrebbe accorciare la vita. Lo afferma uno studio appena pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, secondo cui ogni ora di Tv guardata dopo i 25 anni può abbreviare la durata della vita di 22 minuti.
Secondo uno degli autori dello studio, Lennert Veerman della School of Population Health della University of Queensland, passare troppe ore davanti alla Tv è come “dipendere dal fumo, solo che mentre i tassi di fumo sono in declino, guardare la TV non lo è e ciò ha implicazioni a livello della popolazione”.
L’anno scorso, un altro studio australiano aveva dimostrato che un’ora di televisione al giorno provoca un aumento dell’8 per cento del rischio di morte prematura. “Abbiamo preso questo studio e lo abbiamo tradotto in ciò che significa per l’aspettativa di vita in Australia, considerata la quantità di televisione che guardiamo”, ha detto Veerman.
Gli australiani guardano circa due ore di televisione al giorno, di conseguenza, secondo lo studio, la loro speranza di vita alla nascita si riduce dell’1,8 per cento annui per gli uomini e dell’1,5 per le donne. Il rapporto è stato basato su una indagine osservazionale condotta nel 1999-2000 su 11 mila partecipanti dai 25 anni in su.
Il rapporto ha anche mostrato che una persona che guarda una media di sei ore di Tv al giorno rischia in media 4,8 anni di vita in meno di chi non la guarda. Passare troppo tempo seduti è notoriamente un fattore associato a rischio di mortalità più elevato, in particolare per malattie cardiovascolari.
“Logicamente noi sappiamo che l’attività fisica fa bene alla salute e quindi non è così strano che il contrario non sia così buono”, ha concluso Veerman.
Le troppe ore davanti alla Tv, comunque, provocano seri danni anche ai bambini. Secondo uno studio inglese, i piccoli che passano più di due ore al giorno a guardare la tv hanno, infatti, un rischio doppio di sviluppare l’asma. La colpa non è, ovviamente, della tv di per sé, ma della scelta di uno stile di vita sedentario a scapito dell’attività fisica e all’aria aperta: respirare profondamente, come accade quando si fa movimento o sport, tiene infatti in esercizio i polmoni e aiuta a prevenire asma e allergie.
Lo studio, pubblicato dalla rivista Thorax, ha seguito oltre 3.000 bambini britannici dalla nascita agli 11 anni. Ogni anno i genitori hanno dovuto rispondere a questionari su eventuali problemi respiratori e diagnosi di asma tra i figli. I ricercatori hanno chiesto anche quante ore i bambini passassero davanti alla tv (a partire dai tre anni e mezzo).
Tutti i bambini erano sani da piccoli, ma raggiunti gli undici anni e mezzo, il 6%, pari a 185 bambini, aveva sviluppato l’asma. Quelli che guardavano la tv per più di due ore al giorno avevano quasi il doppio delle probabilità di essere nel gruppo degli asmatici, rispetto a coloro che ne guardavano di meno.
Dei bambini asmatici, il 2% non guardava la televisione, il 20% la guardava per meno di un’ora al giorno, il 34% per 1-2 ore al giorno e il 44% per più di due ore al giorno. Secondo i ricercatori, è  l’inattività la vera causa dell’asma, visto che di solito chi guarda più tv si muove di meno. Il Dr James Paton, della University of Glasgow, co-autore dello studio, ha sottolineato: “In età infantile, l’attività è fondamentale per proteggere i polmoni, perché respirare profondamente è una ginnastica per le vie respiratorie”.
Così, i bambini che fanno sport fin da piccoli scongiurano asma e allergie, mentre i bambini inattivi favoriscono l’insorgenza di queste patologie.

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