L’editore minaccia di non pagare gli stipendi se non riceve i contributi dalla Presidenza del Consiglio

Il Velino: giornalisti in stato di agitazione

ROMA – Il Velino in stato di agitazione per la minacciata non corresponsione degli stipendi. L’Assemblea dei redattori dell’agenzia di stampa ha, infatti, votato lo stato di agitazione proposto dal Comitato di redazione che ha deciso di rivendicare alla lettera “il puntuale rispetto dell’orario di lavoro di 7 ore e 12 minuti giornaliere, il mansionario a norma di Contratto nazionale di lavoro giornalistico, il rispetto della catena gerarchica nella pubblicazione delle notizie e nell’aggiornamenti dei siti”.
“Tutto questo – spiegano il Cdr e l’Associazione Stampa Romana – verrà mantenuto fino a quando l’editore non tornerà ad avere un comportamento corretto nei confronti dei dipendenti, giornalisti e non. Una volta ottenuto questo, sarà comunque il caso di aprire un confronto su una gestione aziendale che non può vivere sull’improvvisazione”.
Associazione Stampa Romana e Cdr de Il Velino esprimono, infatti, “forte contrarietà per l’annuncio dell’azienda che minaccia di non erogare le spettanze ai lavoratori, se nel frattempo la Presidenza del Consiglio non avrà versato la parte di contributi che spettano alla testata.
Quello dell’azienda – denunciano Cdr e Stampa Romana – è un atteggiamento inaccettabile e, qualora messo in pratica, perseguibile a norma di legge. Un comportamento che, oltretutto, mette a nudo una gestione aziendale a dir poco discutibile”.
Asr e Cdr ricordano, quindi, all’editore che “le spettanze di fine mese sono dovute per legge e per contratto, e che nessun imprevisto può giustificare la loro sospensione”.

Un commento:

  1. Giuseppe Pennisi

    Vi sono vicino.
    Giuseppe

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