Offensiva contro il magnate australiano. Indagato anche il figlio James. Il 28 luglio BSkyB decide il futuro

“Malsana la concentrazione di potere di Murdoch”

Quale futuro all’orizzonte di James e Rupert Murdoch?

LONDRA (Gran Bretagna) – Lo scandalo intercettazioni ha innescato, in Gran Bretagna, una reazione a catena che non poteva che rimettere in discussione il delicato problema delle concentrazioni editoriali. Il Times rende noto che, il 28 luglio prossimo, il consiglio d’amministrazione di BSkyB si riunirà in sessione straordinaria per decidere le sorti del presidente della piattaforma pay-tv, James Murdoch.
Sfumata la completa acquisizione della piattaforma da parte di News Corp, per lo scandalo-intercettazioni che ha indotto Downing Street a ritirare il suo via libera, crescono le pressioni perché il rampollo di Rupert Murdoch ceda il timone di Sky a un presidente indipendente.
Il figlio di Rupert Murdoch, James Murdoch, sarebbe, infatti, indagato da Scotland Yard per aver tentato di coprire le dimensioni “su scala industriale” dello scandalo delle intercettazioni telefoniche. Lo scrive oggi il Sunday Telegraph citando fonti in seno a Scotland Yard.

 La polizia londinese sta cercando di capire perché una serie di e-mail, alcune risalenti al 2006, siano state messe a disposizione degli inquirenti solo a gennaio, fatto che ha dato il via alle attuali indagini che, a loro volta, nel giro di due settimane, hanno portato alle chiusura del News of the World, alle dimissioni della numero uno del gruppo britannico Rebekah Brooks, all’arresto di Andy Coulson e al ritiro dell’offerta di Murdoch per l’acquisto di BSkyB.
La fonte ha detto al Sunday Telegraph: “News International avrebbe cercato di coprire lo scandalo. Questo, potenzialmente, è un comportamento illecito per deviare il corso della giustizia. Bisognerà provare che James Murdoch, Rebekah Brooks o altri manager del gruppo erano già a conoscenza delle informazioni, che consegnate nel 2011, era invece già nel sistema dal 2006, e hanno tentato di cancellarle”.
Intanto oggi il leader laburista britannico, Ed Miliband, reclama lo smantellamento della divisione britannica del gruppo del magnate Rupert Murdoch,in seguito allo scandalo delle intercettazioni telefoniche praticate da alcuni giornali del gruppo, in particolare il News of the World.

Credo che una simile concentrazione di potere nelle mani di una sola persona – ha detto Miliband al domenicale The Observer – sia un fatto malsano e che possa condurre ad abusi di potere in seno al gruppo”.
“Ritengo – ha proseguito il leader laburista – che bisognerebbe riflettere sul fatto che una persona possa detenere più del 20% del mercato della stampa”. “Questo tipo di concentrazione del potere è veramente pericolosa”.

 Fin dall’inizio dello scandalo del News of the World, Ed Miliband aveva preso la guida dell’offensiva contro il magnate australo-americano, reclamando ad alta voce le dimissioni di Rebekah Brooks, direttrice dei giornali britannici del gruppo Murdoch.
Su richiesta di Miliband, inoltre, il premier britannico David Cameron aveva annunciato la creazione di una commissione d’inchiesta. E era a firma Miliband la mozione presentata in Parlamento con la quale si chiedeva a News Corporation di ritirare l’offerta per l’acquisto di BSkyB. (fonti: Agi e TMNews).

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