Gli scandali continuano a scuotere la Gran Bretagna coinvolgendo la polizia, News International si scusa ancora

Non bisogna nascondere alcuna notizia

La redazione si congeda dal pubblico con l’ultima copia del News of the World

LONDRA (Gran Bretagna) – Nuovo round di scuse da parte di News International sui giornali britannici: la versione di oggi afferma che non dev’esserci “alcun posto dove nascondersi” dall’inchiesta della polizia sulle intercettazioni. Le inserzioni coincidono con nuove accuse a Scotland Yard di collusione con protagonisti dello scandalo: da un dettagliato New York Times che ricostruisce contatti tra agenti e vertici della polizia con le testate al centro delle intercettazioni a indiscrezioni del Times secondo cui Sir Paul Stephenson, il commissario della Metropolitan Police, avrebbe accettato un lungo soggiorno in un centro benessere di lusso grazie ai buoni auspici di Neil Wallis, ex vice direttore di News of the World arrestato nei giorni scorsi con accuse di aver pagato agenti di polizia per informazioni.
Le accuse a Sir Paul sono riportate oggi dal Times, giornale del gruppo Murdoch, e la Metropolitan Police oggi le ha smentite. Il nuovo round di scuse è intitolato: “raddrizzare quel che é sbagliato” e afferma che “gli obblighi” di News International includono “la piena cooperazione con la polizia” e il “risarcimento di chi è stato colpito”. Le inserzioni proclamano che News International è “impegnata a cambiare”. E in rapporto all’inchiesta della polizia precisa che “non ci sono scuse e non ci dovrebbero essere posti dove nascondersi. Non tollereremo errori e reagiremo su qualsiasi prova che venga in luce”.
Intanto, Rupert Murdoch si sta preparando alla sua prima deposizione davanti al parlamento britannico andando a lezione nel suo appartamento di St. James Place da avvocati e esperti di pubbliche relazioni. Il miliardario dei media ha assunto Steven Rubenstein, che include tra i suoi clienti Robert De Niro, per essere consigliato su come meglio apparire davanti ai membri della commissione della Camera dei Comuni. L’audizione, in programma martedì pomeriggio, sarà trasmessa in televisione. Oltre a Rubenstein tra i consiglieri di Murdoch c’é Dan Tench, uno degli avvocati britannici più in vista specializzati in media.
Per il capo di News Corp, che ha 80 anni, è una rara uscita in pubblico: “Immagino che sia preoccupato. Lui è terribile in queste cose. E’ molto inarticolato, non pronuncia chiaramente le parole ed è sempre incredibilmente sulle difensive”, ha detto all’Observer il suo biografo Michael Wolff secondo cui “é questa una delle ragioni per cui quando dà interviste lo fa solo con i suoi giornali”.
Con una frase bisbigliata alla presentazione di un libro, Elizabeth Murdoch si è, invece, candidata alla successione paterna: “James e Rebekah Brooks hanno fottuto News Corp”, avrebbe detto la primogenita dei tre figli che Rupert Murdoch ha avuto dalla seconda moglie, la scozzese Anna Torv. James, essendo l’ultimogenito ed erede designato dopo che Lachlan, l’altro maschio, è stato messo fuori gioco dal veto posto da Roger Aisles e Peter Chernin, due dei più potenti executive del padre. Non solo Elizabeth dà il fratello James per finito: per Michael Wolff, il biografo di Murdoch, il 38enne delfino é “fuori dal business”.
L’ex sottosegretario al tesoro, Paul Myners, dal canto suo ha chiesto agli azionisti di BSkyB di costringerlo alle dimissioni da presidente della piattaforma pay-tv su cui News Corp non è riuscita a mettere le mani per intero: “Gli azionisti dovrebbero fermare il principio ereditario che dà ai Murdoch il controllo dell’emittente”. Secondo Myners “tutti i dirigenti di BSkyB dovrebbero ripresentarsi all’assemblea degli azionisti quest’estate, James Murdoch compreso”. E se James si dovesse levare di torno, la palla passerebbe a Elizabeth, 43 anni, nata in Australia, educata in America e moglie del potente guru delle pubbliche relazioni Matthew Freud.
La figlia di Anna e Rupert, che di recente ha venduto a News Corp la sua società di protezione indipendente Shine rientrando di fatto all’ovile, non ha mai gradito il fatto che il padre le avesse preferito i fratelli nel business nonostante fosse lei la maggiore. Così come è stata gelosa, pur coltivando un legame di amicizia di facciata, di Rebekah Brooks, la “pupilla” del padre che ieri si è dimessa dalla carica di amministratore delegato di News International per espiare lo scandalo delle intercettazioni.

Fonti di Scotland Yard hanno detto al Sunday Telegraph che la polizia sta indagando su alcuni dirigenti di News International tra cui James Murdoch, il figlio di Rupert Murdoch, per verificare la possibilità di un “cover-up” sulla “scala industriale” delle intercettazioni illegali dei giornali del gruppo.
La polizia vuole sapere perché una serie di e-mail del 2006 sono state messe a disposizione dei detective solo in gennaio. “News International ha nascosto lo scandalo. Potenzialmente c’é stato un complotto per ostacolare il corso della giustizia. Occorrerà provare che James Murdoch, Rebekah Brooks o altri senior executive sapevano che le informazioni fornite nel 2011 erano già nel sistema nel 2006 e sono state soppresse”, ha detto una fonte. News International ha confermato che una serie di e-mail furono lette da senior executive prima di essere consegnate nel 2007 a uno studio legale dove sono rimaste per quattro anni prima di essere consegnate alla polizia.

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