Il direttore generale ipotizza una soluzione transitoria in materia di tutela legale

Rai: Lei si impegna a mandare in onda Report

Milena Gabanelli

Lorenza Lei

ROMA – “Farò il possibile per garantire la messa in onda del programma «Report» nei tempi previsti nel palinsesto approvato trovando una soluzione anche transitoria” sul tema della tutela legale. Lo ha detto, rispondendo ai parlamentari della Commissione di Vigilanza Rai, il direttore generale Lorenza Lei.
“Rispetto al tema della tutela legale, (al quale, evidentemente è agganciato il contratto con Milena Gabanelli), nelle ultime 2 sedute del consiglio di amministrazione Rai – ha ricordato – è stata approfondita la questione relativa alla responsabilità civile dei dipendenti e collaboratori e, in particolare, è stata illustrata dal direttore degli Affari Legali e Societari la problematica dell’accollo integrale del rischio di soccombenza in capo all’Azienda in caso di dolo o colpa grave, anche alla luce della natura giuridica della Rai ed ai conseguenti riflessi in tema di responsabilità erariale”.
“Ho proposto, pertanto, – ha fatto sapere il dg – al consiglio di amministrazione di definire la policy aziendale al fine di prevedere, in conformità alla normativa vigente, il rimborso delle spese legali in favore del dipendente/collaboratore solo in caso di esclusione della responsabilità con sentenza passata in giudicato o altro provvedimento” e di “prevedere il rimborso delle spese legali e di tutti gli oneri conseguenti anche in caso di condanna definitiva limitatamente alle ipotesi da individuare tassativamente, ad esempio una condanna per reato di diffamazione o altra fattispecie ontologicamente connessi all’attività editoriale”.
“Il consiglio di amministrazione ha richiesto ulteriori approfondimenti – ha aggiunto il dg – riservandosi di decidere in una prossima seduta consiliare”.
Riguardo a Michele Santoro, dice poi la Lei, “non mancherò di valutare e sottoporre al Cda ogni interessante proposta editoriale che dovesse pervenire” dal giornalista.
“La posizione di Michele Santoro – ha evidenziato il dg – ha assunto, come è ormai noto, una dimensione autonoma e distinta rispetto a quella degli altri collaboratori, in ragione del complesso e risalente contenzioso che ha trovato soluzione in un accordo transattivo i cui termini sono stati illustrati dettagliatamente nella seduta del Cda, sentito anche il Collegio Sindacale.
E’, inoltre, in fase di perfezionamento la risoluzione anticipata e incentivata del rapporto di lavoro a seguito di proposta irrevocabile formulata dallo stesso Santoro. Va, infine, ricordato – ha poi rimarcato la Lei – che il Cda non ha ritenuto di pronunciarsi positivamente sull’ordine del giorno del Consigliere De Laurentis che avrebbe impegnato da subito il direttore generale ad individuare “soluzioni atte ad assicurare il mantenimento all’Azienda della professionalità di Santoro”.
In Rai tiene banco anche la questione del calo degli ascolti del Tg1, scesi al 20,6%. Se ne parlerà al cda di giovedì. “Quando il Tg1 delle 20 registra un ascolto vicino al 20% – ha dichiarato il dg – mi chiedo cosa sia successo”.
Lei ha ricordato che nella stagione 2010-2011 gli ascolti del Tg1 avevano risultati diversi: l’edizione delle 13.30 aveva uno share medio del 26,45% (circa 4,8 mln di telespettatori), mentre quella delle 20 si attestava sul 25,21 (oltre 6 milioni di telespettatori).
“E’ un problema molto serio”, ha detto il presidente della Rai, Paolo Garimberti, che ha anche sottolineato di non essere preoccupato del fatto che il Tg5 la scorsa settimana abbia battuto, con il 20,9%, il Tg1, ma che il Tg1 sia al 20,6%. “Questo significa che lo spettatore percepisce che l’informazione non è completa e adeguata alla rete ammiraglia”, ha rimarcato il presidente.

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