Il segretario generale Franco Siddi in contatto con il Ministero dell’Interno che sta monitorando l’ultimo episodio

Crimini contro i giornalisti: Fnsi in prima linea

Tina Palomba

Franco Siddi

ROMA – Le gravi minacce subìte da Tina Palomba, giornalista, cronista di giudiziaria de Il Corriere di Caserta, sono un grave attentato alla libertà individuale e alla libertà di tutti coloro che credono nel valore dell’informazione puntuale e corretta come bene pubblico. La bomba incendiaria che ha distrutto la sua auto, a Caserta, è l’ultimo episodio di una serie di intimidazioni salite paurosamente di intensità. Le misure sin qui assunte, con un programma di protezione attenuato, non bastano più”.
Dopo la denuncia del presidente del Sindacato dei Giornalisti della Campania, Enzo Colimoro, il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, ha parlato a lungo con la collega Palomba, non solo per esprimerle solidarietà e vicinanza di tutto il sindacato dei giornalisti italiani, ma anche per rendere quanto più concreto possibile il sostegno a lei e a tutti i giornalisti dell’area presi di mira dai clan della camorra e della malavita organizzata.
Seminare il terrore tra i giornalisti è un tentativo pesante e intollerabile di rendere debole e precaria l’informazione. Ma ai clan e alla delinquenza organizzata la Federazione Nazionale della Stampa manda un messaggio chiaro e forte: “Non ce la farete! Siete destinati a soccombere anche nel giorno in cui portate a compimento come avete fatto un attentato odioso quanto pericoloso. Il sindacato è pronto a mettere la sua firma per far, comunque, circolare le notizie del malaffare e della malavita che va stroncata con ogni mezzo”.
A Caserta, come in alcune altre aree del Sud, c’è una spirale di violenza e illegalità che va stroncata. Ma nessuno va lasciato solo. Non è solo una questione di azione di Polizia ma anche di attività profonda sul piano culturale. Il libero circuito dell’informazione è essenziale.
Per questa ragione il segretario della Fnsi ha, comunque, rinnovato un contatto con il Ministero dell’Interno e con l’ufficio del Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, che sta monitorando questo ennesimo atto criminale. Con l’Associazione della Stampa Napoletana la Fnsi coordinerà ulteriori iniziative anche sul territorio. E la vicenda dei crimini contro i giornalisti, soprattutto nel Sud, resta oggetto di permanente iniziativa sociale e sindacale, anche attraverso prossime campagne straordinarie.

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