Il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, ricorda il “gigantesco conflitto di interessi del Presidente del Consiglio”

Rai: il decreto di riforma equivarrebbe ad un golpe

Carlo Verna

Lorenza Lei

ROMA – “Giù le mani dalla Rai! Abbiamo letto le ipotesi che speriamo maliziose e infondate, ma un decreto per riformare il servizio pubblico radiotelevisivo da parte di un governo il cui presidente vive un gigantesco conflitto di interessi ci sembrerebbe una sorta di golpe”.
Lo afferma Carlo Verna, segretario dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.

 “Quando noi parliamo di riforma di governance – aggiunge Verna – diciamo un’altra cosa: fuori i partiti dalla Rai e non manacce che mettono altri bavagli o favoriscono altri giochi lontani dall’interesse dei cittadini e da una politica industriale seria dell’azienda.
Lorsignori farebbero, intanto, bene a non tenere sotto pressione il mangment della Rai, che lunedì deve inderogabilmente poter approvare i palinsesti, senza depauperare ulteriormente l’azienda, dopo il divorzio da Santoro, che si potrebbe peraltro ancora rinegoziare,non col lavoro di fatto gratuito come dice provocatoriamente lui, ma modificando l’intesa raggiunta”.
“Dopo i referendum lanceremo una nostra prima pubblica iniziativa e poi non daremo tregua. Abbiamo letto l’intervista del consigliere Verro che è stato a cena da Berlusconi e che si fa portavoce della delusione del premier per i primi atti del Direttore generale Lorenza Lei. Quale pretesa hanno? E più in generale – conclude Verna – c’è qualcosa che non sia stata ancora rapinata al servizio pubblico?”.

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