Mezzo secolo di storia del Paese da una prospettiva privilegiata, quella del cronista

L’Italia di De Vito dalla finestra del Prefetto

TORINO – Mezzo secolo di storia d’Italia, osservato da una prospettiva singolare: quella della “finestra del Prefetto”. Nasce così il libro di Antonio De Vito – torinese e pugliese, come lui stesso ama definirsi, giornalista dal 1962 (ma anche avvocato per tutti gli anni Sessanta) – intitolato, appunto, “La finestra del Prefetto” (Miraggi edizioni).
Da cronista vecchio stampo (fino al ’69 la cronaca giudiziaria, e non solo, nella redazione torinese de «l’Unità», poi gli anni da inviato per «La Stampa» fino al 1994), De Vito prende le mosse da un’intervista fatta, all’inizio degli anni ’80, all’ex prefetto di Torino Giuseppe Salerno, che, fresco pensionato, ricorda i momenti più importanti della sua carriera di alto funzionario pubblico. Il colloquio, attorno a cui si costruisce l’ossatura del libro, riporta, in maniera più e meno velata, l’inedito punto di vista di un osservatore privilegiato della realtà e del funzionamento dello Stato.
“In un momento storico in cui si parla con insistenza di Riforme istituzionali, tema che rimane sottotraccia, si può dire, da sempre nella politica italiana, il libro – sottolinea, in una nota, la Casa editrice Miraggi – lascia al lettore la giustificata sensazione che molte parole siano state spese, ma che nei decenni nulla sia cambiato davvero”.
Corredato da numerose note informative ed esplicative, il libro di De Vito offre, nella seconda parte, diversi spunti di riflessione attraverso la citazione e la riproduzione integrale di documenti d’epoca, carte ufficiali, brani e articoli di autori come Luigi Einaudi e Eugenio Scalfari.
Insomma un lavoro completo, dettagliato e costruito con la tecnica della cronaca più rigorosa e incalzante da un giornalista, classe 1938, che, proprio alla cronaca, ha affiancato, da sempre, un’altra grande passione, quella per la difesa della categoria. Impegnato negli organismi sindacali e professionali dei giornalisti, piemontesi e nazionali, Antonio De Vito attualmente è vicepresidente dell’Unpg, l’Unione dei giornalisti pensionati, e consigliere d’amministrazione dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani.

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