Il segretario dell’Usigrai, Carlo Verna, giudica “ridicola e censoria” la scelta sulle proiezioni elettorali

“La Rai rinuncia ad essere servizio pubblico”

ROMA – “Lasciare alle altre emittenti le proiezioni su una competizione elettorale così cruciale in questa travagliata fase politica del paese vuol dire gettare la spugna e rinunciare al ruolo di servizio pubblico”. Ad affermarlo è il segretario nazionale dell’Usigrai, Carlo Verna, in riferimento alle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano “la Repubblica”.
“Si tratterebbe – sottolinea Verna – se venissero confermate le anticipazioni di stampa, di una scelta ridicola e censoria. C’é da immaginarsi il dibattito sulle reti Rai tra politici che farebbero continuo riferimento alle proiezioni provenienti dalle altre emittenti, una sorta di invito a cambiare canale.
Perché i direttori di testata non si ribellano come hanno saputo fare i loro giornalisti partecipando in massa al nostro referendum su Mauro Masi? Il Cda – conclude Carlo Verna – non considera grave una decisione del genere, a quanto pare senza un dibattito consiliare?”.

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