Dall’Inpgi i contributi figurativi, dall’Inps l’indennità per assistere familiari con handicap gravi

Congedo straordinario, accordo tra Inpgi e Inps

ROMA – Dal 2001 tutti i lavoratori possono fruire di un periodo di congedo straordinario per assistere familiari portatori di handicap gravi, fino  ad un massimo di 24 mesi. Durante questo periodo viene  corrisposta un’indennità, con accredito della relativa contribuzione figurativa a carico dell’Inps.
Dal momento che l’Inps, in fase di prima applicazione della normativa, non accettava le domande dei giornalisti, come anche di tutti gli altri lavoratori iscritti ad enti previdenziali diversi, l’Inpgi nel 2009 adottò una delibera con la quale si assumeva l’onere delle prestazioni, di fatto sostituendosi all’Inps.
Dopo un lungo confronto nelle competenti sedi istituzionali, l’Inps ha riesaminato la questione confermando il diritto del lavoratore ad ottenere l’indennità direttamente dall’Inps stesso, indipendentemente dall’ente previdenziale a cui è iscritto.
Da ora in poi, quindi, la domanda per ottenere l’indennità relativa al periodo di congedo non dovrà più essere presentata all’Inpgi, ma direttamente all’Inps, il quale erogherà la prestazione a favore del giornalista.
Inoltre, una delibera votata dal Consiglio di amministrazione qualche mese fa e approvata ora dai Ministeri vigilanti, stabilisce che sia l’Inpgi a farsi carico e ad accreditare, su richiesta dell’interessato, la contribuzione figurativa relativa al periodo di congedo.
“La soluzione della questione da parte dell’Inps – afferma il Presidente Andrea Camporese – ribadisce il  principio di parità di trattamento di tutti i lavoratori in materia di prestazioni assistenziali. Va sottolineata anche l’importanza della decisione del Consiglio di amministrazione, confortata dalla finale approvazione ministeriale,  di continuare a farsi carico dell’accredito dei contributi figurativi relativi al congedo straordinario, garantendo così ai giornalisti interessati la tutela della posizione assicurativa unica presso l’Inpgi. Decisione particolarmente opportuna, soprattutto con riferimento a quei casi in cui i colleghi beneficiari del congedo straordinario siano privi di una pregressa posizione contributiva presso l’Inps, in quanto nei loro confronti tale ente avrebbe potuto non accreditare i contributi  figurativi”.

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