Ordine dei giornalisti e Associazione Stampa Toscana chiedono il ritiro del bando

Confusione tra ufficio stampa e portavoce

Paolo Ciampi

Carlo Bartoli

FIRENZE – Evidente la confusione tra il ruolo dell’ufficio stampa istituzionale e quello del portavoce.
Questo quanto emerge dal monitoraggio fatto dall’Associazione Stampa Toscana, presieduta da Carlo Bartoli, e dall’Ordine dei giornalisti della Toscana, presieduta da Paolo Ciampi, sul Comune di Prato.
Una situazione di evidente confusione tra il ruolo dell’ufficio stampa istituzionale e quello di portavoce, in contrasto con quanto previsto dalla legge 150 che norma le attività e gli assetti dell’informazione delle pubbliche amministrazioni; ma anche un bando che suscita fortissime perplessità e che Associazione Stampa Toscana, assieme al gruppo di specializzazione Giornalisti uffici stampa, e Ordine dei giornalisti chiedono di ritirare e di cambiare in maniera significativa.
Per quanto riguarda i rapporti tra ufficio stampa e portavoce, Ordine e sindacato ribadiscono la necessità di una rigorosa separazione tra i due ruoli, così come dettato con estrema chiarezza dalla legislazione.
Il bando oggetto di contestazione è quello relativo a un incarico di sei mesi per esperto di comunicazione. Ordine, Ast e Gus, pur apprezzando la scelta del bando per conferire questo incarico, contestano che l’unica laurea riconosciuta sia quella in Scienze della Comunicazione.  

Suscitano forti perplessità anche le funzioni richieste al cosiddetto esperto in comunicazione, tra cui l’implementazione e sviluppo, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo, della produzione di comunicati stampa; il supporto all’ufficio stampa e al portavoce del sindaco nel coordinamento e gestione di eventi comunicativi; lo sviluppo dell’uso di tecnologie avanzate nella produzione di comunicati stampa.

Dal bando, insomma, emerge una forte confusione tra attività di informazione e comunicazione, che a norma di 150 devono essere chiaramente distinte, ma anche tra competenze tecnico-informatiche e competenze giornalistiche.
Per questo Ordine, Ast e Gus chiedono la revisione del bando e si mettono a disposizione dell’amministrazione comunale per arrivare a soluzioni soddisfacenti e rispettose delle normative.

Nei prossimi giorni l’Associazione Stampa Toscana, per quanto di sua competenza, provvederà a verificare anche l’impiego di personale non giornalistico in mansioni giornalistiche dell’ufficio stampa, in violazione dell’articolo 9 della 150.


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