Solidarietà di Fnsi e Ordine a Fabio Amendolara e alla Gazzetta del Mezzogiorno

Caso Claps: il diritto/dovere di informare

POTENZA – I giornalisti italiani esprimono profondo sconcerto e incredulità per quanto accaduto a Potenza dove, su disposizione della Procura di Salerno, sono state sottoposte a perquisizione la scrivania del collega Fabio Amendolara, oltre alla sua abitazione e alla sua automobile, prima di condurre lo stesso giornalista in questura”.
In una nota congiunta, Ordine nazionale dei giornalisti, Fnsi, Ordine regionale della Basilicata e Associazione della Stampa di Basilicata sottolineano che si tratta di atti avvenuti nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Elisa Claps, la ragazza potentina uccisa nel sottotetto della Trinità il 12 settembre 1993, a Potenza, e per il cui omicidio resta sospettato Danilo Restivo, attualmente in stato di arresto in Inghilterra per l’assassinio di un’altra donna, Heather Barnett, a suo tempo sua vicina di casa, avvenuto nel 2002”.
I giornalisti italiani esprimono “profondo stupore per un atto che non aggiunge nulla alla capacità di fare verità e giustizia in una vicenda dai risvolti assai oscuri e che invece pone in discussione il diritto/dovere di cronaca e di informare su fatti che, da oltre 17 anni, continuano a inquietare e che hanno segnato la coscienza di una intera comunità che, anche alla luce di vicende apprese dalla stampa, si è sentita ferita nella propria dignità.
Si tratta di fatti che talvolta risalgono a molti anni addietro ma dei quali non era mai stato possibile sapere alcunchè. Fatti che, proprio grazie all’impegno di alcuni giornalisti e di alcuni organi di informazione, insieme alla tenacia della famiglia Claps, non sono finiti nell’oblio. Raccontarli ha consentito ai cittadini di conoscere circostanze altrimenti destinate a rimanere per sempre ignote, a essere informati sulle novità delle inchieste e sulla modalità della loro conduzione.
Alla luce degli avvenimenti, dobbiamo prendere atto che questo impegno e questa perseveranza, invece che costituire un elemento di merito, sono stati valutati come una mancanza. Forse addirittura come una colpa. I giornalisti italiani, attraverso i loro organismi unitari di rappresentanza (Ordine nazionale e Ordine regionale, Fnsi e Associazione della Stampa) esprimono la più convinta solidarietà e vicinanza al collega Amendolara e alla Gazzetta del Mezzogiorno e, nel riservarsi di attivare ogni idonea iniziativa a tutela del collega e della libertà di informazione, sottolineano il valore essenziale del diritto/dovere di cronaca e di critica il cui svolgimento in condizioni di autonomia e libertà costituisce una delle fondamentali misure della tenuta della democrazia di un Paese”.

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