Da ieri giornalisti in sciopero in difesa di 12 posti di lavoro su 37 in organico

L’Informazione: no ai licenziamenti

BOLOGNA – “Dopo un anno di solidarietà, ieri mattina l’azienda Editoriale Bologna Srl, che edita l’Informazione di Bologna, Modena e Reggio Emilia, si è seduta al tavolo della trattativa sindacale in Regione annunciando 12 licenziamenti nominativi su 37 giornalisti in organico”. E’ quanto si legge in un comunicato dei Cdr del quotidiano.
“La redazione – prosegue il comunicato dei Cdr – ritiene irricevibile questa proposta. Innanzitutto perché maturata in un quadro molto confuso. Ancora una volta a fronte di un bilancio pubblico 2009 nel quale è stata iscritta una perdita di 163.000 euro, l’amministratore ha parlato di un passivo di 800.000. E poi nessun piano industriale è stato presentato a corredo di tutto ciò. L’azienda non vuole proseguire sulla strada della solidarietà che, a fronte dei sacrifici dei lavoratori, ha permesso di ottenere delle importanti economie. E per spiegare il proprio rifiuto alla rotazione ha messo sul tavolo il discorso della qualità e dell’organizzazione del lavoro. La redazione non può accettare questa argomentazione sia perché non veritiera sia perché lesiva della propria professionalità. Primo perché l’organizzazione del lavoro non compete all’azienda bensì al direttore responsabile e alla stessa redazione che in questo anno ha dimostrato di saper ben gestire la situazione. E poi la qualità del giornale non dipende da chi c’è o meno a lavoro bensì dal numero delle persone.È lapalissiano che l’aumento del carico di lavoro influisca sulla qualità del prodotto. Nulla hanno a che vedere, infine, i costi con il tipo di ammortizzatore scelto. Per l’azienda il risparmio è lo stesso.
Tranne che non intenda mandare a casa degli assunti per fare un massiccio ricorso a precari e decontrattualizzati. L’azienda ha, altresì, annunciato che nonostante le criticità, più volte sbandierate, del bilancio di E’-Tv (che fa parte dello stesso gruppo), intende ritirare gli esuberi a suo tempo individuati. La redazione non si spiega, quindi, perché si intenda adottare una misura così drastica con il giornale a fronte di un bilancio più florido. Per queste ragioni la redazione dell’Informazione dichiara inaccettabile la proposta dell’azienda e proclama da subito un pacchetto di 7 giorni di sciopero. Rinnovando allo stesso tempo la propria disponibilità al confronto su basi più costruttive”.
Sulla vicenda, l’Associazione della Stampa dell’Emilia-Romagna e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana esprimono solidarietà ai colleghi delle redazioni di Bologna, Modena e Reggio Emilia del quotidiano “L’Informazione” che hanno deciso azioni di lotta a fronte dell’ipotesi, avanzata ieri mattina, nel corso di un incontro in Regione, dai rappresentanti aziendali, di revocare il contratto di solidarietà in essere avviando le procedure per porre in cassa integrazione a zero ore dodici redattori (su trentasette), rifiutando preventivamente, al contempo, ogni ipotesi di rotazione che suddividesse tra tutti il sacrificio così come avviene ora con il contratto di solidarietà.
“La cigs nominativa – spiegano il presidente dell’Aser, Camillo Galba, ed il segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi – rischia di essere l’anticamera del licenziamento ed appare ingiustificata a fronte di un miglioramento dei dati economici aziendali. L’ipotesi avanzata dall’Editoriale Bologna spa appare tanto più incomprensibile dato il contemporaneo annuncio che per quanto riguarda Rete 7 srl, editrice di «ètv», anche questa azienda collegata all’imprenditore Nino Spallanzani, la revoca del contratto di solidarietà non comporterà l’individuazione di esuberi né il ricorso ad alcun ammortizzatore sociale”.
Il Sindacato regionale e nazionale dei giornalisti ritiene che i dati forniti dall’editrice del quotidiano non giustifichino un orientamento così drastico, pertanto invita l’azienda ad affrontare in modo diverso il permanere di criticità nella gestione che non possono tutte scaricarsi sui lavoratori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *