Stasera, alle 21.10 su Italia 1, Elisabetta Canalis smentisce Klaus Davi

Le Iene mordono sui falsi scoop

Ilary Blasi tra Luca e Paolo

ROMA – Stasera in diretta, alle ore 21.10 su Italia 1, nuovo appuntamento con ”Le Iene Show”, con servizi, indagini e reportage esclusivi. In questa stagione al timone del programma c’è l’ormai collaudato trio composto da Luca e Paolo e Ilary Blasi.

Elena Di Cioccio indaga su alcune particolari notizie diffuse da un noto sito di gossip, successivamente riprese da diversi quotidiani nazionali e internazionali. Su tale sito, registrato da Sergio Klaus Mariotti, cioè Klaus Davi, alcune tra le tante notizie sono state smentite dai diretti interessati. In più, in questi gossip, talvolta è possibile riscontrare la presenza di un noto marchio o brand.


Presunte opere di beneficenza di George Clooney, nottate passate su siti di giochi online da parte di facoltosi attori e uomini d’affari sono solo alcuni di questi scoop che i diretti interessati, tra cui Elisabetta Canalis e Naomi Campbell, hanno smentito. A riguardo Elisabetta Canalis, intervistata da Le Iene dichiara, a proposito dell’acquisto di 1.500 schedine di un noto gioco (la cui eventuale vincita sarebbe andata in beneficenza ai bambini di Haiti): ”No, non le ho mai comprate. Penso di non averle mai comprate in tutta la mia vita. La notizia è falsissima”.
Riferendosi, invece, al presunto matrimonio della showgirl italiana e dell’attore americano che dovrebbe svolgersi su di una nave da crociera di una nota compagnia, la diretta intervistata spiega che ”non è mai stato un progetto che abbiamo avuto e non abbiamo mai scelto questa compagnia di crociera”; in merito alle presunte nottate passate a giocare online del suo fidanzato dichiara: ”Sono tutte cose inventate. E’ tutto falso. E’ un modo abbastanza goffo, secondo me, per pubblicizzare un marchio… si capisce benissimo”.

Elena raggiunge quindi Klaus Davi il quale argomenta il suo punto di vista in merito a tutta la vicenda, spiegando tra l’altro che ”su 1.000 notizie date in 10 anni non una querela, non una denuncia, 4 o 5 smentite al massimo”.

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