La Fnsi: "Mai più carcere per diffamazione e omesso controllo"

Scarcerato Gianluigi Guarino

Gianluigi Guarino

CASERTA – L’ex direttore del Corriere di Caserta, Gianluigi Guarino, è stato scarcerato dopo 43 giorni di carcere, su disposizione del giudice dell’esecuzione di Salerno. Guarino, attuale direttore di “Casertace”, era stato arrestato il 9 luglio scorso per condanne relative ai reati di omesso controllo e diffamazione a mezzo stampa per fatti commessi nel corso dei cinque anni di direzione del quotidiano casertano. Tra gli articoli “incriminati”, molti erano stati scritti da collaboratori tra il 2002 ed il 2005.
Il giudice dell’esecuzione di Salerno, sulla base della richiesta dell’avv. Raffaele Gaetano Crisileo, aveva applicato la cosiddetta continuazione della pena (un anno e due mesi, con l’indulto) al posto del cumulo di pena di tre anni e un mese che aveva quantificato la Procura di Salerno. Guarino era finito in carcere perché le sentenze definitive di condanna erano superiori a tre anni.
“I giudici – ha detto, infatti, l’avv. Crisileo – mi hanno dato ragione, in punto di diritto, per ben due volte, sia condividendo la mia tesi sia sulla ‘continuazione’, quando hanno ridotto la pena da quella iniziale di tre anni ed un mese a quella finale di un anno e due mesi di reclusione, sia sull’applicazione della parte residuale di condono che, come ho sempre sostenuto, gli spettava per legge, gli spettava ancora, per la precisione, di usufruire di un anno ed un mese di condono residuale, cosa questa che non era stato calcolata erroneamente in sede di rideterminazione della pena. Abbiamo colto l’errore di calcolo e lo abbiamo segnalato anche in maniera significativa, spiegando per iscritto anche le nostre ragioni. Di qui la scarcerazione, anche se per prudenza, nelle more, ci eravamo rivolti anche al magistrato di sorveglianza di Avellino ed avevamo chiesto che venisse istruita la pratica per le misure alternative”.
Sulla vicenda erano intervenuti la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Napoletana della Stampa, sottolineando che “l’arresto del giornalista Gianluigi Guarino per diffamazione a mezzo stampa impone una seria riflessione sulla necessità di intervenire sulla legge attuale, in un momento particolarmente delicato in cui il sindacato dei giornalisti è fortemente impegnato in una battaglia per la libertà di stampa e per la tutela del diritto-dovere di cronaca”.
Il sindacato dei giornalisti, “ferma restando la consapevolezza dei reati accertati dalla magistratura e senza entrare nel merito della linea editoriale del giornale”, non può e non vuole far passare sotto silenzio la misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria nei confronti del direttore che, seppur obbligata, è apparsa eccessiva. Il sindacato dei giornalisti ha, quindi, auspicato, e lavorerà in tal senso presso le istituzioni, “affinché in Italia, così come in altri Paesi dell’Europa, per il reato di diffamazione a mezzo stampa si annulli la pena detentiva anche nel caso di somma di condanne. Ciò con particolare riguardo alla fattispecie in cui la condanna derivi dall’omesso controllo del contenuto degli articoli”.

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