Alle 23.45 Raitre ripercorre la storia del più grande giornalista italiano

Montanelli, una vita controcorrente

Indro Montanelli

Nel ciclo di “Correva l’anno” dedicato alle grandi personalità del XX secolo non poteva mancare la figura di Indro Montanelli. La puntata in onda su Rai3, stasera alle 23.45, vedrà protagonista un grande giornalista che con le sue cronache ha saputo raccontare tutto il Novecento, dagli anni del fascismo fino al crollo della prima Repubblica. Personalità controversa: molto elogiato ma anche fortemente criticato, accusato in tempi diversi di essere razzista, maschilista, fascista, reazionario, superficiale quando scrive la storia.

Nel corso della puntata verrà ripercorsa la lunga vita professionale di Montanelli dal suo ingresso nel 1938 al Corriere della Sera con la consegna di tenersi lontano dai temi politici, visto che era stato sospeso dal Partito fascista a causa di una corrispondenza nel corso della guerra di Spagna, al dopoguerra quando la sua “Stanza di Montanelli” sulla Domenica del Corriere divenne in breve tempo una delle rubriche più lette d’Italia. Nel ’73 Montanelli lasciò il Corriere, che con la direzione di Piero Ottone stava spostandosi troppo a sinistra per lui che amava definirsi un “anarco-conservatore” e nel 1974 fondò il Giornale, finanziato dalla Montedison. Poi l’incontro con Silvio Berlusconi, all’epoca un costruttore edile, che diventò socio di maggioranza del quotidiano. Il sodalizio andò avanti fino al ’94, quando Berlusconi decise di scendere il politica. Montanelli lasciò allora la direzione de Il Giornale a Vittorio Feltri e fondò La Voce, che però ebbe vita breve. Chiuse così  la sua carriera tornando al Corriere delle Sera e alla “Stanza di Montanelli”.
Al termine della puntata, un editoriale di Paolo Mieli che riportò Montanelli al Corriere della Sera dopo la sua lunga assenza.

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