Domani il sottosegretario Bonaiuti incontra le associazioni – Le proposte di Mediacoop

Tariffe postali, occorre un altro sforzo

Paolo Bonaiuti

ROMA – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Bonaiuti, ha convocato per domani, separatamente, varie associazioni per un incontro informale sui problemi dell’editoria. Mediacoop, l’Associazione delle Cooperative Editoriali e di Comunicazione, annuncia che l’incontro “sarà l’occasione per sollecitare un intervento straordinario ed urgente del Governo per evitare la chiusura di decine di testate e per sbloccare la trattativa Poste Italiane – Editori per la definizione delle nuove tariffe postali”.
Ieri, intanto, la Direzione Nazionale di Mediacoop si è riunita per un esame della proposta di Poste Italiane Spa sulle nuove tariffe per la spedizione in “abbonamento postale”.
Pur apprezzando l’indubbio sforzo operato da Poste per venire incontro agli editori, Mediacoop sottolinea la necessità che Poste faccia un ulteriore passo in avanti sui seguenti quattro punti: 1) le nuove tariffe postali, come convenuto nell’incontro convocato dalla presidenza del Consiglio l’8 aprile scorso, alla presenza di  numerosi ministri oltre, al sottosegretario Gianni Letta ed all’amministratore delegato di Poste Italiane, Massimo Sarmi, debbono partire dal primo aprile 2010. In via subordinata l’aumento del 17% previsto dalla bozza per il 1 settembre 2011 venga spostato al 1 marzo 2012; 2) occorre introdurre, così come previsto dalla legislazione vigente, una salvaguardia per i piccoli editori, cioè per quelli che stampano meno di 20.000 copie;
 3) occorre prevedere  anche per i periodici locali (con questo termine si dovrebbe intendere un giornale che distribuisce almeno l’80% delle copie stampate all’interno della provincia o delle provincie limitrofe) gli sconti per  il decentramento (provinciale e intra);
 4) Mediacoop è del tutto contraria alla previsione di prezzi differenziati per luogo di destinazione. Si tratta non tanto di un problema di costi, ma di un problema etico e culturale che non può essere solo della “politica”, ma di accountability delle imprese, per di più di se a proprietà pubblica;
 5) all’interno dell’intesa va inserito un protocollo contenente una specifica “carta e i servizi” che consenta una maggiore qualità e tempestività del servizio.

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