L’Associazione Nazionale Magistrati, in piena sintonia con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, ha ripetutamente denunciato i gravissimi rischi per la sicurezza dei cittadini e la libertà di informazione derivanti dal disegno di legge del Governo in materia di intercettazioni.
Questa riforma limita drasticamente la possibilità per le forze dell’ordine e per la magistratura di individuare gli autori di reati di particolare allarme sociale e pregiudica in modo inaccettabile il diritto dei cittadini di essere informati su fatti di interesse pubblico.L’Associazione Nazionale Magistrati, anche in occasione della protesta del primo luglio, è al fianco della FNSI per la difesa dei fondamentali principi della libertà d’informazione e della legalità.
Il nostro impegno sarà quello di proseguire, insieme con i giornalisti, nella tutela di tali valori, irrinunciabili in una democrazia.