Le nuove regole varate dall’AgCom prevedono l’esclusione dei gruppi che hanno già dai 3 mux in su. Perplessa l’Europa

Asta tv: niente gara per Rai, Mediaset e TI Media

MILANO – L’Agcom ha approvato il provvedimento che stabilisce le regole per l’asta tv: una gara con solo tre multiplex per il digitale terrestre, a cui non potranno partecipare i gruppi che hanno già dai 3 mux in su, ossia Rai, Mediaset e Telecom Italia Media.
Ora, scrive Italia Oggi, la palla passa al ministero dello Sviluppo Economico che concretamente dovrà approvare il bando e gestire la procedura.
Il provvedimento dell’autorità guidata da Angelo Marcello Cardani, contiene dunque diverse modifiche rispetto alla prima bozza, intervenute dopo che il documento ha subito il vaglio dell’Unione europea, per via della procedura di infrazione che l’Italia ha ancora aperta sul settore.
Sono spariti 3 dei sei lotti che prima erano a gara, ma in verità non è una grande perdita: si tratta dei tre multiplex che nella prima bozza erano destinati a una licenza di soli cinque anni contro i 20 anni degli altri, per poi passare alla banda larga mobile. Una durata ritenuta da molti operatori troppo breve per poter programmare investimenti.
Fra i tre gruppi esclusi, a essere stato penalizzato maggiormente è Telecom Italia Media che possiede soltanto tre multiplex contro i 5 (considerati anche Dvb-h e Dvb-t2) di Mediaset e Rai. (Mf-Dj)

BRUXELLES – La Commissione europea ha espresso “preoccupazioni” su varie questioni relative alle regole sull’asta per l’attribuzione delle frequenze televisive del digitale terrestre, e in particolare “sulla qualità dei lotti messi all’asta”, secondo quanto riferito da Antoine Colombani, portavoce del commissario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia. (Agi)

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