
Saffe non ha escluso, inoltre, l’eventualità che il piano di risanamento possa prevere anche un sostanziale taglio dei posti di lavoro all’interno del settimanale.
“Solo in questo modo – ha spiegato – riusciremo a garantire la nostra indipendenza economica ed editoriale”. Nel 2012 il fatturato “diminuirà del 6% circa”, attestandosi intorno “ai 307 milioni di euro” e tornando così ai parametri “del 2003”.
L’edizione cartacea del “Der Spiegel”, che oggi vende oltre 900 mila copie ogni settimana, “ha perso circa il 10% degli introiti pubblicitari. Ecco perché – ha quindi concluse Saffe – abbiamo bisogno di regolare i costi e adeguare la nostra struttura”. (Asca-Afp)