
Giulio Anselmi, presidente Fieg

Franco Siddi, segretario generale Fnsi
ROMA – L’iniziativa della Fieg per il riconoscimento del diritto d’autore sulle rassegne stampa è un ulteriore riconoscimento dei valori del lavoro professionale incardinato nelle industrie dell’informazione della carta stampata.
La diffusione multipla di contenuti giornalistici non può essere caratterizzata dal “tutto gratis”, per cui una regolamentazione delle utilizzazioni seconde è necessaria.
La Fieg con i suoi primi accordi con soggetti che forniscono rassegne stampa, diffondendo contenuti protetti dal diritto d’autore, ha positivamente riconosciuto che accanto alla “tutela del prodotto editoriale” c’è anche la necessaria “tutela della professionalità dei giornalisti”.
Lo sviluppo di “accordi di licenza” merita una ulteriore riflessione e confronto anche tra giornalisti e editori, perché ogni soluzione sia conforme quanto più possibile agli accordi già sottoscritti in sede di contrattazione di lavoro giornalistico.
Il Sindacato dei giornalisti non può non ricordare che Fieg e Fnsi hanno concordato sulla necessità di una regolamentazione delle utilizzazioni seconde dei prodotti giornalistici operate da terzi, convenendo che la ridistribuzione dei proventi a giornalisti e aziende editoriali avvenga secondo criteri definiti tra le parti.
L’operazione avviata dalla Fieg con il “Repertorio Promopress” è un primo passo per il recupero di ricavi aggiuntivi, in un tempo non facile per il quadro economico del settore, che nella individuazione di nuovi modelli di business dovrà tenere conto anche dei valori materiali del lavoro.
E’ condivisibile l’affermazione del presidente della Fieg, Giulio Anselmi, sull’esigenza di salvaguardare l’informazione di qualità e le risorse professionali e economiche indispensabili per la realizzazione di strumenti editoriali tipici (giornali, cartacei o elettronici). E’ evidente che il lavoro giornalistico in questo processo è il pilastro fondamentale.