Il plauso del segretario della Fnsi, Franco Siddi, alla nomina del nuovo presidente della Fieg

Con Anselmi un grande giornalista guiderà gli editori

Franco Siddi

ROMA – Saluto con simpatia e stima la nomina di Giulio Anselmi a Presidente della Fieg. Con lui un grande giornalista torna al vertice della Federazione degli Editori Italiani, dopo aver fatto anche una importante esperienza di sintesi della specialità dell’impresa editoriale quale amministratore della più importante agenzia italiana, l’Ansa.
Ora è il capo degli imprenditori di un settore che ha bisogno di cure intense e di grande competenza, nell’attenzione ai valori meramente industriali e a quelli particolari di imprese che fondano il successo sulla qualità dei contenuti editoriali e, quindi, della capacità di coniugare l’indispensabile lavoro professionale con la straordinaria innovazione tecnologica per tenere alto il senso di un’attività complessa che le macchine da sole non definiscono.
Le prime dichiarazioni di Anselmi sul significato della libertà delle imprese e della buona salute dei loro bilanci si coniuga con la qualità dell’informazione e il suo pluralismo.
In questo senso ad Anselmi tocca riprendere il testimone degli ultimi presidenti della Fieg (Malinconico, Montezemolo, Ciancio) e, soprattutto di Giovanni Giovannini, il grande giornalista, diventato grande imprenditore dell’editoria, presidente della Fieg, uomo che ha portato il settore a interpretare nel presente il futuro, avendo ben chiaro il senso della professione dei giornalisti e della sua dignità.
In questo senso gli auguri miei personali e della Fnsi, i più sinceri, per le sfide in atto e future che chiamano le parti sociali ad essere all’altezza di sfide che, in questa fase, spesso appaiono impossibili.
E’ il tempo del confronto e soprattutto del dialogo per spingere in alto l’asticella dell’impegno di ciascuno al fine di una sintesi che, lasciando a ciascuna parte sociale le proprie specificità, concorra a ricollocare l’industria dell’informazione e il lavoro professionale ai vertici della democrazia e della libertà di informazione in Italia e nel mondo.

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