Il segretario generale della Fnsi è intervenuto, stamani a Rimini, al VI Congresso nazionale dei Comunisti Italiani

Siddi: “Niente sconti su pluralismo, Rai e articolo 8”

Oliviero Diliberto

Franco Siddi

RIMINI – “Pluralismo, Rai e referendum sull’articolo 8 sono temi sui quali il sindacato dei giornalisti, la Fnsi, si misura mettendosi a confronto con le forze vive della società, della politica e della cultura”. Il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, intervenendo al VI Congresso nazionale del PdCI, stamani a Rimini, ha ribadito che  “l’autonomia del sindacato è fuori discussione, ma di fronte ad una serie di «accadimenti» è indispensabile verificare le condizioni di alleanza sociale per cambiare un corso delle cose per molti versi devastante. Ciò che le grandi idee politiche animano non può essere considerato marginale, e perciò spesso cancellato, dal circuito dei media e soprattutto è grave quando ciò avviene nel servizio pubblico”.
Un saluto, quello di Franco Siddi, “non formale nè rituale, nello spirito dell’attenzione e del confronto con tutte le voci che si misurano con posizioni proprie sui temi della libertà, del lavoro e dei diritti sociali”.
“Il Congresso del PdCI – ha detto Siddi – sta mettendo in campo idee e ropositi di una forza, oggi minoritaria nel panorama politico, ma presente nella società e portatrice di un filone di pensiero, appunto politico, niente affatto secondario e elemento importante del pluralismo. Su questi temi, e quelli dei lavoratori – riconosco – purtroppo ci sono spesso meno del dovuto i giornali ed i giornalisti”.
“Nelle impostazioni dei media – ha precisato Siddi – prevalgono il pensiero e gli orientamenti dell’establishment delle influenti organizzazioni finanziarie e bancarie inernazionali che fanno bene il loro mestiere. Ma una società si tiene insieme se si riesce a dare un valore non solo alle rendite ma soprattutto alle persone, al lavoro e a tutto ciò che assicura coesione sociale”.
“Anche il sindacato dei giornalisti – ha ricordato il segretario generale della Fnsi – soffre per le carenze di informazione complessiva su questi punti. Certamente c’è da aspettarsi un recupero almeno del servizio pubblico televisivo, oggi devastato dal conflitto di interessi e da un inconcepibile tentativo di circuiti politici e mediatici di introdurre nella Rai la teoria degli opposti estremismi, cosa di un’altra epoca e ahimè di ben altri problemi, per colpire il Tg3, una delle poche realtà per le quali si può dire che ci sia ancora un minimo di pluralismo nell’azienda di servizio pubblico”.
“Diritti sociali e lavoro – ha concluso Franco Siddi – non si alimentano promuovendo licenziamenti facili o annullando la forza di garanzia e coesione (ma anche di tutela di un minimo di correttezza nel mercato della concorrenza) dei contratti nazionali di lavoro. No ai licenziamenti facili. E se sull’articolo 8 della manovra bis estiva del governo si creeranno le condizioni per una referendum abrogativo, la Fnsi sarà in campo con tutti coloro che prenderanno in mano questa bandiera”.
Filo conduttore del congresso nazionale dei Comunisti Italiani: “Il PdCI è a disposizione per costruire un unico partito comunista in Italia”, ha detto il segretario nazionale Oliviero Diliberto, nella sua relazione introduttiva. “Sappiamo che il partito della Rifondazione Comunista, al momento, ha difficoltà ad accogliere questa proposta, ma sulla strada dell’unità con il Prc in questi anni abbiamo fatto passi importanti”.
“Non è con un magma di individualismi – ha aggiunto Diliberto – che si offre al paese un progetto di governabilità. Siamo pronti a mettere a disposizione la nostra identità per un progetto solido che unisca la sinistra”.

 Al congresso di Rimini del Pdci partecipano 550 delegati, equamente distribuiti tra nord, centro e sud Italia e 150 invitati, con la presenza anche di 45 delegazioni straniere. 

“Il Pdci – è stato sottolineato – si mantiene, quindi, come partito radicato sul territorio e giovane nella sua composizione. Il 30% degli iscritti è, infatti, under 30”.

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